sabato 1 dicembre 2012

Il suono del mio passo


..."Mi piaceva molto la corsa da ragazzo; quando giocavo a hockey su prato, andavo allo stadio almeno una mezz’ora prima degli altri per sgambettare senza impegno ed in santa pace sotto il sole. Ho smesso di correre quando ho riflettuto sulle lepri, sulle volpi e sui camosci liberi in montagna: ho capito che noi umani non siamo animali fatti per compiere azioni del genere"...

Vi consigliamo vivamente la lettura di  "Il suono del mio passo", di Giuseppe Pantaleo.

 Passeggiare è un modo – forse il migliore – per conoscere un paese o una città. Nell’epoca dell’automobile e del Gps, siamo portati ad ignorare le strade strette ed i cul de sac per quanto lunghi ed importanti. L’altezza degli occhi è la migliore per osservare la quasi totalità delle cose sotto molte angolature, la velocità è quella giusta. Si può rallentare e ci si può fermare quasi ovunque e con i cinque sensi in funzione...

BUONA LETTURA!

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