martedì 24 aprile 2018

Quale futuro per il Fucino?

Vertice tra tutti i portatori di interessi sulle criticità idriche del Fucino



Il WWF Abruzzo Montano partecipa all’incontro organizzato dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, nell’ambito delle attività di progettazione delle opere necessarie per la risoluzione delle criticità irrigue nella Piana del Fucino. L’iniziativa è nata per far sì che tutti i portatori di interessi possano confrontarsi e dire la loro su questa importante tematica.

domenica 22 aprile 2018

La morte dell'orso è stata una tragica fatalità




© V. Mastrella - Archivio PNALM


Si è appena appreso dagli esami anatomopatologici che l’orso deceduto nella Marsica soffriva già di gravissime patologie, non ipotizzabili al momento della cattura. La morte non è quindi imputabile primariamente alla procedura anestesiologica. L’animale era stato catturato dalla trappola collocata dal personale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise nel tentativo di radiocollarare Mario, un orso confidente, per seguirne gli spostamenti e prevenire eventuali conflitti con la popolazione.
Pur confermando la validità degli attuali protocolli, se correttamente interpretati e attuati, rimane tuttavia l’urgenza di minimizzare la necessità di ricorrere ad attività di questo tipo, mettendo in atto il prima possibile tutte le azioni necessarie per evitare di rendere gli orsi confidenti e quindi potenzialmente problematici, evitando di lasciare cibo a disposizione dei plantigradi nei pressi dei centri abitati e sensibilizzando sulla corretta custodia degli animali da cortile, sulla raccolta della frutta dagli alberi o delle carote a terra.
È altrettanto indispensabile definire e realizzare una strategia a più ampia scala, che permetta l’espansione della popolazione, incluse le femmine, tramite l’istituzione di nuove aree protette e la realizzazione di corridoi sicuri tra quelle esistenti, con un obiettivo ambizioso ma possibile: raddoppiare il numero di orsi marsicani entro il 2050.
Solo lavorando insieme, dai Parchi ai Comuni, dalle Regioni al Ministero dell’Ambiente, dalle Associazioni ai singoli cittadini, ognuno per la propria parte, potremo salvare questa sottospecie unica al mondo, che rappresenta un patrimonio del nostro Paese. Per questa ragione, il WWF rinnova l’invito alle istituzioni affinché siano convocati al più presto gli Stati Generali dell’Orso bruno, finalizzati ad analizzare gli episodi avvenuti, verificare lo stato di conservazione ed approfondire le modalità di gestione delle interazioni tra uomo e plantigrado.

EARTH DAY 2018

UNA GIORNATA SENZA PLASTICA PER AIUTARE IL PIANETA


L’Earth Day si celebra domenica 22 aprile in tutto il mondo. Quest’anno è dedicato alla lotta contro l’inquinamento da plastica, una materia che si è diffusa in ogni settore della nostra vita da oltre 50 anni, utilizzata in un’infinità di ambiti.
In occasione della Giornata della Terra 2018, il Comune di Scoppito, insieme ad alcune associazioni del territorio tra cui noi del WWF Abruzzo Montano, ha organizzato una giornata, interamente dedicata ai bambini, di sensibilizzazione al rispetto dell'Ambiente e al contatto con la Natura.
Il programma prevede, al mattino, una passeggiata e giochi all'aria aperta, con pranzo al sacco; nel pomeriggio, un laboratorio di cucina durante il quale i bambini prepareranno le pizze per la cena; infine, una serata attorno al fuoco tra musica, storie e veglia sotto le stelle.

sabato 21 aprile 2018

Manifestazione a Sulmona



Sabato 21 aprile, dalle ore 15, a Sulmona, i soci attivisti del WWF Abruzzo Montano hanno partecipato ad una grande manifestazione contro la Centrale di compressione Snam e, più in generale, per una politica che porti al superamento delle fonti fossili e tuteli il nostro territorio.



giovedì 19 aprile 2018

Giornate ecologiche 2018


In arrivo sei giornate ecologiche per ripulire le aree turistiche e quelle più soggette all’abbandono dei rifiuti in Natura. È partita l’organizzazione degli eventi promossi dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Avezzano, a guida di Crescenzo Presutti, in collaborazione con le associazioni cittadine tra cui il WWF Abruzzo Montano, che ha espresso grande soddisfazione per l’iniziativa. Primo appuntamento: domenica 27 maggio.

giovedì 5 aprile 2018

COMUNICATO STAMPA del 5 aprile 2018

Il WWF Abruzzo Montano è vicino al Comitato Aternoaria che sta lottando per tutelare la salute pubblica




Così si esprime il Direttivo del WWF Abruzzo Montano in merito alla vicenda del cementificio di Cagnano Amiterno, in cui sarà possibile bruciare il famigerato CSS, ossia il combustibile solido secondario derivante dal trattamento dei rifiuti.
Le autorizzazioni regionali ci sono, ma purtroppo ciò non basta a rasserenare gli animi dei cittadini che dovranno convivere con l’attività di tale stabilimento.
Infatti l’impiego di CSS nei cementifici, in sostituzione di percentuali variabili di combustibili fossili, causa la produzione e l’emissione di metalli pesanti, tossici per l’ambiente e dannosi per la salute, in misura significativamente superiore rispetto a quella rilevabile in seguito all’utilizzo dello stesso combustibile in impianti progettati per questo scopo e negli stessi cementifici in cui si utilizzano soltanto i combustibili fossili.
I metalli pesanti (arsenico, mercurio, cadmio, nichel, piombo ed altri) sono sostanze che, una volta emesse nell’ambiente, sono in grado di determinare un aumento del rischio sanitario per i residenti, a causa della loro non biodegradabilità (persistenza nell’ambiente), della capacità di trasferirsi attraverso la catena alimentare e di accumularsi progressivamente nei tessuti biologici di vegetali e animali, uomo compreso.
Attività industriali di tal genere sono incompatibili con un territorio come quello della Valle dell’Aterno, impreziosito dal punto di vista ambientale e naturalistico anche dalla vicinanza del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Non convincono neppure le giustificazioni addotte da coloro i quali sono favorevoli all’attività del cementificio, legate essenzialmente alla necessità di conservare i posti di lavoro presenti nell’industria, e proprio a tal proposito il WWF Abruzzo Montano ritiene la vicenda del cementificio emblematica di quanto accade sempre più spesso su tutto il territorio nazionale: si autorizzano e difendono progetti dannosi alla società civile e all’ambiente, sull’unico presupposto delle ragioni economiche, senza peraltro comprendere che un’economia basata sulla difesa della salute pubblica e sulla valorizzazione del territorio è concretamente realizzabile.
La protezione delle aree montane, soprattutto in un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo, è l’unica strada percorribile per creare posti di lavoro e proteggere i cittadini. È anacronistico pensare di sostenere l’economia dell’Abruzzo interno cercando di favorire l’attività industriale, quando le imprese vengono spinte sempre più al di fuori dei nostri confini dalla globalizzazione.
“Essere amministratori di un territorio significa soprattutto riuscire a capire cosa accadrà nel futuro e fare la scelta migliore per la propria gente: non sembra che ciò sia accaduto nella vicenda del cementificio di Cagnano Amiterno”, chiosa l’avv. Antonello Santilli, vicepresidente del WWF Abruzzo Montano.