domenica 31 dicembre 2017

Bilancio di fine anno

L’unica grande opera pubblica di cui c’è bisogno è la messa in sicurezza del territorio



Ancora un anno difficile per l’ambiente abruzzese. Problemi di ogni tipo, ma quasi sempre riconducibili alla mano dell’Uomo, continuano a colpire la nostra regione e la sua straordinaria natura. Il 2017 sarà ricordato per la tragedia di Rigopiano e per gli incendi, tragici episodi determinati in tutto o in parte da inefficienze ed errori umani, per il terremoto e le forti nevicate, eventi che hanno finito per segnare la vita di tanti abruzzesi. Purtroppo il conto delle scelte sbagliate è stato presentato nel peggiore dei modi, ricordandoci per l’ennesima volta che investire nella corretta gestione del territorio e nella prevenzione è indispensabile.
Fortunatamente non sono mancate le note positive, dovute anche all’azione di cittadini e associazioni che in alcuni casi sono riusciti a contrastare efficacemente le scelte politiche sbagliate.
L’impegno del WWF è stato costante per tutto l’anno. Attraverso la delegazione regionale, le quattro organizzazioni locali - WWF Abruzzo montano, WWF Chieti-Pescara, WWF Teramo e WWF Zona frentana e costa teatina - le Oasi, i numerosi Centri di Educazione Ambientale e i nuclei di vigilanza, il WWF è stato presente in tutte le principali battaglie in difesa della natura abruzzese, ed ha anche messo in campo attività propositive con progetti nazionali ed internazionali di conservazione della Natura e di valorizzazione e promozione del territorio.
Chiudiamo quest'ultimo post del 2017 ricordando il generale Guido Conti, tragicamente scomparso nel mese di novembre, che alla nostra regione ha dato tantissimo in difesa dell’ambiente e della Natura.