sabato 27 maggio 2017

Classe amica della Natura 2017



Sabato 27 maggio il WWF Abruzzo Montano ha premiato come Classe amica della Natura la V A della scuola primaria Don Bosco di Avezzano.

“Infonde grande ottimismo e ammirazione il progetto interdisciplinare sulle energie e sulla loro sostenibilità, coordinato magistralmente nel corso dei 5 anni scolastici dalla docente Letizia Vincenti, in collaborazione con AmbeCo” – dichiara il presidente dell’associazione ambientalista, dott. Giuseppe Walter Delle Coste. “Assistere all’evento conclusivo, vedendo con quanta bravura e rigore scientifico questi bambini hanno padroneggiato le tematiche energetiche con prove dimostrative, ha emozionato i tantissimi presenti. È evidente la passione con la quale le insegnanti hanno lavorato, motivate dall’obiettivo di fornire nuovi spunti per una solida cultura scientifica, ma è sorprendente la sensibilità ambientale, verso il nostro territorio e il pianeta Terra, che gli alunni hanno voluto testimoniare con dimostrazioni, canti e coreografie. Il WWF crede fortemente nei giovani, nelle loro menti e nelle loro azioni: per questo intendiamo potenziare la collaborazione con le scuole. Imparare a vivere in modo sostenibile - rispettando e condividendo le risorse - è un diritto di bambine e bambini; insegnarlo è un dovere della scuola e della società, per accrescere la coscienza civile e ambientale nelle nuove generazioni: il domani di tutti noi.”

Grazie di cuore, allora, alle insegnanti della V A e a tutti i bambini: Giorgia Anselmi, Nico Babbo, Stefano Carbonelli, Giancarlo Caruso, Elisa Colabianchi, Silvia Collacciani, Leonardo De Blasis, Laura De Luca, Maria Vittoria Di Stefano, Asia Di Toro, Sofia Farina, Giulia Iacoboni, Matteo Iafrate, Martina Lacedonia, Valeria Maceroni, Tommaso Murzilli, Michela Musicanti, Keyla Quattrocchi, Manuel Rastellini, Nicolò Rodorigo, Marianna Rosati, Asia Scafati, Leonardo Valente, Elisa Zazza.

domenica 21 maggio 2017

Giornata delle Oasi WWF e RiservAmica



Quest'anno la Giornata delle Oasi WWF vuole essere una vera e propria festa della biodiversità, la ricchezza di ambienti e specie naturali che, insieme al patrimonio artistico e culturale, fa dell’Italia un paese unico al mondo. Pertanto, domenica 21 maggio al nostro tradizionale evento si affianca la quinta edizione di RiservAmica, in virtù del recente accordo tra WWF e l’Arma dei Carabinieri. I due enti complessivamente proteggono oltre 200 oasi, parchi e riserve. Questa nuova partnership permette a tutti i cittadini che lo desiderano di scoprire i tesori della nostra fauna, come i grifoni nella Riserva Statale del Monte Velino, presso Magliano de' Marsi e l’orso marsicano nella Riserva WWF delle Gole del Sagittario, presso Anversa degli Abruzzi.
La manifestazione è un appuntamento irrinunciabile per chi vuole scoprire la bellezza degli ambienti protetti, osservare specie rare, trascorrere una domenica all’aria aperta e toccare con mano l’impegno di chi, ogni giorno, difende in prima linea i nostri tesori. Le Oasi WWF e le Riserve dello Stato, infatti, sono un patrimonio comune che i due enti custodiscono storicamente, rappresentando così i capisaldi della conservazione in Italia.

martedì 9 maggio 2017

Problematica "Cinghiali"



Mentre l’iter di approvazione dei piani di caccia di selezione al cinghiale è ancora in via di definizione (il Comitato VIA li ha rinviati a VAS – Valutazione Ambientale Strategica, sin qui non attuata benché imposta dalla legge) l’ATC di Sulmona ha convocato per il 9 prossimo gli enti gestori di SIC e aree protette - tra cui il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ed il Parco della Majella - ricadenti nell’ambito di caccia di propria competenza, per “concordare” le modalità di caccia di selezione.
A parte l’opportunità o meno di una tale riunione prima dell’approvazione dei piani, dall’esame dei dati elaborati dallo stesso ATC emerge una situazione a dir poco sconcertante: secondo quanto riportato nel Piano di assestamento per ciò che riguarda la macro area 2, nella quale ricade la Valle del Sagittario, i danni medi causati dal cinghiale nel quadriennio 2011-2014 sono quantificati in € 780,00. Sempre stando a quanto riportato nel Piano, la soglia di riduzione del danno al 2016 deve scendere almeno del 6,6% ovvero, secondo i calcoli effettuati dall’ATC, nell’annualità 2016-2017 bisogna abbattere un totale di 656 cinghiali (433 da caccia programmata e 223 da caccia di selezione) per ridurre il danno medio di 50,00 euro!
Appare evidente, di fronte a queste cifre, che si tratta solo di consentire a qualche cacciatore di divertirsi e non certo di impedire danni che in quest’area sono evidentemente limitati. Il WWF ribadisce che per risolvere veramente l’emergenza cinghiali bisognerebbe toglierne la gestione ai cacciatori, che questa emergenza hanno causato con incauti ripopolamenti. In ogni caso, vigendo l'attuale normativa, non si può consentire di sparare sempre e ovunque, con evidenti rischi anche per la pubblica incolumità, ma soltanto là dove il problema esiste.
La verità è che nella Valle del Sagittario l’emergenza cinghiali semplicemente non c’è. Non si tratta di un’area critica né di un’area vulnerabile e non sono dunque in alcun modo giustificabili interventi di prelievo su questo territorio con dispendio di energie e risorse che potrebbero essere invece destinati ad altre zone, dove il problema è più rilevante. La macro area 2, nella quale è compresa la Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Gole del Sagittario, è particolarmente delicata per la costante presenza dell’orso bruno marsicano e del lupo e per essere area di alimentazione dell’aquila reale: aprirla alla caccia di selezione nel periodo riproduttivo potrebbe rappresentare un enorme fattore di disturbo e di stress per queste e altre specie animali tutelate dalle direttive comunitarie. In questo territorio gli Obiettivi di riduzione del danno e le misure gestionali da attuare devono riguardare in primo luogo l’adozione di strumenti di prevenzione come, ad esempio, sistemi acustici, recinzioni meccaniche e recinzioni elettrificate, e non certo un indiscriminato e sostanzialmente inutile ricorso alle armi da fuoco.
Va anche rimarcata la sacrosanta preoccupazione di chi fa notare come l’attività di caccia di selezione, semmai malauguratamente autorizzata in quest’area, andrebbe ad insistere in territori, anche al di fuori del perimetro del SIC, ma ad essa strettamente limitrofi, in cui sono presenti diversi percorsi escursionistici frequentati soprattutto in questo periodo a fini turistici da decine e decine di persone la cui incolumità verrebbe inevitabilmente messa a rischio.