sabato 27 giugno 2020

Primo corso di birdwatching

Il 27 e 28 giugno vi aspettiamo nell'Oasi WWF Gole del Sagittario ad Anversa degli Abruzzi per il nostro primo corso di birdwatching, a cura dell'ornitologo Stefano Scivola.




martedì 23 giugno 2020

Parco Regionale Sirente Velino a rischio



Proposta una nuova riduzione del perimetro del Parco Naturale Regionale Sirente Velino

Le associazioni ambientaliste lanciano una petizione on line per scongiurare questo ennesimo attacco alla natura abruzzese

Il disegno di legge, approvato dalla Giunta regionale e pubblicato in questi giorni sul sito della Regione Abruzzo, contempla una nuova e caotica cartografia, con il taglio di circa 8000 ettari nel territorio soprattutto della Valle Subequana ma anche sull’Altopiano delle Rocche, a fronte di qualche Comune lungimirante che ha voluto aumentare il proprio territorio nel Parco. Una riperimetrazione che ha dell’incredibile, contraria ad ogni logica, non solo tecnico-scientifica di continuità e tutela ambientale, ma anche amministrativa e di buon senso.
La politica di gestione del Parco Regionale Sirente Velino è vergognosa: è maggiore il tempo che ha passato commissariato o con un presidente facente funzioni rispetto a quello in gestione ordinaria! Il perimetro del Parco ha già subito molteplici revisioni nel 1998, nel 2000 e nel 2011, quando sono stati tagliati migliaia di ettari, determinando un vero e proprio cuneo nel suo perimetro. A ciò si aggiunga il fatto che non è stato approvato il Piano del Parco, giacente in Regione da ben tre anni.

Il PNALM è intervenuto prontamente



La piccola traccia sul Monte delle Vitelle, in un’area in cresta dall’elevato valore conservazionistico utilizzata anche dagli amanti della mountain bike, stava per diventare una vera e propria pista ciclo-turistica, ma il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise l’ha evitato su segnalazione della nostra Associazione.
Infatti l’Ente è intervenuto prontamente, ordinando la chiusura immediata del tracciato e chiedendo il ripristino dei luoghi.
La pratica dello sport in montagna deve essere valutata con attenzione, per evitare che l’attività dell’Uomo abbia ripercussioni deleterie sugli habitat. In questo caso l’area interessata è troppo vicina ai ramneti abitualmente frequentati dall’Orso bruno marsicano e gli sbancamenti necessari all’ampliamento della traccia potevano avere un impatto troppo elevato sulla flora e sulle specie presenti.
Auspichiamo, quindi, una programmazione delle attività sempre rispettosa delle particolari esigenze del territorio e che trovi una localizzazione meno impattante anche per le attività sportive. A questo si potrà addivenire solo se il Piano del Parco, che giace da un tempo ingiustificatamente troppo lungo nei cassetti della Regione, verrà finalmente approvato ed attuato.

sabato 20 giugno 2020

COMUNICATO STAMPA DEL 20/06/2020

LAVORI SUL MONTE DELLE VITELLE, NEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

IL WWF ABRUZZO MONTANO CHIEDE CHIARIMENTI




Le immagini che arrivano dal Monte delle Vitelle, in un’area interna al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sono eloquenti: una piccola traccia viene trasformata in una pista per mountain bike, in un’area in cresta dall’elevato valore conservazionistico. L’area interessata è in una zona limitrofa ai ramneti abitualmente frequentati dall’orso bruno marsicano, che lo stesso Parco chiude alla frequentazione in alcuni momenti dell’anno proprio per evitare il disturbo all’orso e alle altre specie tutelate da normative nazionali ed europee.
“Abbiamo inviato una nota al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e al CTA di Pescasseroli” – dichiara Antonello Santilli, presidente del WWF Abruzzo montano – “per chiedere chiarimenti circa le autorizzazioni necessarie alla realizzazione degli interventi, soprattutto in considerazione del fatto che si opera in un’area così importante dal punto di vista naturalistico e in un periodo dell’anno particolarmente delicato per la flora e per la fauna, come quello della stagione riproduttiva”.
L’Associazione, inoltre, chiede se sia stata realizzata la necessaria procedura di Valutazione d'Incidenza, ai sensi dell’art. 6 della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, visto che si agisce anche all’interno di un sito SIC. Conclude Santilli – “Siamo certi che ogni azione che possa recare danno all’interno dell’area protetta o dei siti d'interesse comunitario alle specie e agli habitat da essi tutelati, verrà prontamente scongiurata dagli enti preposti al controllo e alla gestione dell’area”.