giovedì 23 febbraio 2017

Avezzano torni ad essere una città giardino





Il WWF Abruzzo Montano commenta l’incontro con l’amministrazione comunale

Ribaditi i principi di base e le scelte migliori per una corretta gestione del verde



In relazione alle polemiche sui social network rivolte alla recente visita del Delegato regionale del WWF Luciano Di Tizio ad Avezzano (per alcuni ambientalisti locali inopportuna, a 3 mesi dalle elezioni), il WWF Abruzzo Montano dichiara che - non essendo un partito politico ma un’associazione ambientalista - tra i propri doveri c’è quello di criticare, dialogare e pungolare le amministrazioni comunali di qualsiasi colore politico esse siano, al fine di tutelare il verde cittadino. Ed è proprio quello che è avvenuto - come in altre occasioni in tempi non sospetti - lunedì 13 febbraio, alla vigilia di importanti interventi di manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi. Nel recente passato, questi cantieri hanno quasi sempre comportato un taglio indiscriminato di alberi. Durante l’incontro tra WWF e Comune di Avezzano si sono ribaditi alcuni principi inderogabili e nell’occasione l’amministrazione comunale (presenti il sindaco Gianni Di Pangrazio, l’assessore all’ambiente Roberto Verdecchia e il consigliere Rocco Di Micco), insieme ai dirigenti (presenti l’arch. Massimo De Sanctis e il dott. Tiziano Zitella), si è impegnata ad incrementare il patrimonio arboreo della città. In particolare, via Napoli diventerà un corridoio verde che unirà Villa Torlonia al Parco del Salviano. L'obiettivo è quello di restituire ad Avezzano l’aspetto - perduto nel corso degli anni - di città giardino, attraverso tre azioni:
Prevedere che i nuovi marciapiedi siano impreziositi da essenze arboree ornamentali.
Ripiantare gli alberi rimossi dalle aiuole del centro cittadino.
Curare le aree destinate a verde pubblico, attraverso la messa a dimora di arbusti ed alberi autoctoni, sul modello di quanto già realizzato in via Filippo Turati.
Per legge nazionale (n.10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”) tutti i comuni con più di 15.000 abitanti sono obbligati a dotarsi di un catasto degli alberi e di un regolamento di buona gestione del verde, mentre a fine mandato gli amministratori devono produrre un “bilancio del verde” in cui dimostrare il proprio operato in materia di verde urbano. Gli alberi sono un patrimonio importantissimo per Avezzano. Oltre a rendere più bella e gradevole la nostra città e ad elevare il valore immobiliare delle abitazioni, gli alberi contribuiscono a svolgere una serie di importanti funzioni ecologiche direttamente connesse alla nostra qualità della vita. Tigli, frassini e biancospini sono tra le essenze che offrono la maggiore assimilazione di anidride carbonica per metro quadrato di fogliame. Olmi, ippocastani, aceri e ancora tigli sono ottime barriere contro le polveri sottili, tanto che 5000 piante assorbono sino a 228 chili di PM10, ovvero le emissioni di mille macchine che percorrono in un anno circa 20 mila chilometri. Tutte, poi, producono ossigeno e filtrano e riducono rumori, luci, vibrazioni, oltre a contribuire in modo decisivo a migliorare il microclima urbano, in particolare mitigandone il tipico effetto da “isola di calore” che avvertiamo in estate.

martedì 21 febbraio 2017

L’impianto Ekorec rinviato alla procedura VIA



Saranno necessari studi più approfonditi per valutare l’incidenza dell’impianto di trattamento rifiuti

Il sindaco di Aielli, il Comitato per la difesa del Territorio e il WWF Abruzzo Montano sono intervenuti in audizione per ribattere alle controdeduzioni presentate dalla ditta che propone l’insediamento


Nella riunione del CCR VIA - Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale - svoltasi a L’Aquila martedì 21 febbraio 2017, è stata discussa la pratica riguardante il progetto di un impianto, nel territorio di Aielli, di trattamento e recupero di rifiuti speciali e urbani non pericolosi, provenienti principalmente da spazzamento stradale, pietrisco ferroviario, fanghi, pulizia delle caditoie e dall’eliminazione delle sabbie dei depuratori.
Il WWF Abruzzo Montano aveva già presentato proprie osservazioni in criticità alla relazione tecnica, per la presenza all’interno del sito produttivo di una zona a “rischio frana potenzialmente alto”, e lamentato l’assenza di misure di mitigazione e prevenzione del rischio da potenziali interferenze, in caso di eventi calamitosi, anche per la sottostante falda acquifera dei Santi Martiri (Fonte Grande). La zona d’insediamento dell’impianto, a ridosso dello svincolo autostradale di Aielli-Celano, è già penalizzata dal traffico; il conferimento con mezzi pesanti delle 60.000 tonnellate annue di rifiuti, lo stoccaggio e il trattamento di recupero con trituratore e vaglio, avrebbero determinato un aumento delle emissioni in atmosfera, con peggioramento della qualità dell’aria. Le attività del ciclo di recupero, previste dalle 6 del mattino fino alle 22, avrebbero potuto presentare anche problematiche a livello d’inquinamento acustico e odorigeno, con riflessi di turbativa alle abitazioni e alle attività alberghiero-ricettive vicine all’impianto.
Questi dubbi sono stati riproposti e rinforzati durante l’audizione del 21/02/2017, con gli interventi del sindaco del Comune di Aielli, Enzo Di Natale, del Comitato per la difesa del territorio, rappresentato da Benedetto Di Pietro e del presidente del WWF Abruzzo Montano, Giuseppe Walter Delle Coste, per ribattere alle controdeduzioni presentate dalla Società Ekorec, proponente l’impianto.
All’unanimità, il Comitato di Coordinamento Regionale, presieduto dalla dott.ssa Cristina Gerardis, ha espresso il parere di rinvio del progetto a procedura VIA, vale a dire ha rigettato questa relazione tecnica.
Il CCR VIA ha ritenuto valide le argomentazioni esposte in audizione e ritiene necessario che la ditta presenti un nuovo progetto per la Valutazione di Impatto Ambientale, con studi approfonditi in merito alle emissioni odorigene, alla diffusione delle polveri, indagini sito-specifiche sulla falda idrica sotterranea e sull’effetto cumulo con le attività insediate in un territorio “ampiamente antropizzato”, che vede la presenza di un impianto di trattamento rifiuti da 83.500 tonnellate dell’ACIAM, di rottamazione veicoli e altre attività, a ridosso della piana del Fucino.
Il WWF Abruzzo Montano esprime soddisfazione per questo parere, sintesi di una partecipazione corale e collettiva a presidio del territorio, dell’ambiente e della salute della popolazione.

sabato 18 febbraio 2017

#SOSlupo



I disegni dei ragazzi in mostra a Pescara

Ragazze e ragazzi in azione oggi a Pescara, per testimoniare la loro solidarietà nei confronti del lupo. "Fino ad oggi - spiega il WWF Abruzzo - grazie a una grande mobilitazione, siamo riusciti a fermare l’abbattimento dei lupi: quasi 200.000 persone hanno sottoscritto una petizione del WWF al Ministero dell’Ambiente per stralciare questa misura dal Piano di gestione e nelle ultime settimane un milione di italiani si sono fatti sentire attraverso i social network contro l'ipotesi di abbattimenti. Ma il pericolo che il Piano venga approvato con la previsione degli abbattimenti è ancora reale. È necessaria una mobilitazione ancora più forte e tante sono le iniziative che stiamo portando avanti". È per questo che in Abruzzo il WWF ha chiesto alle ragazze e ai ragazzi della regione di realizzare un disegno del lupo, per dimostrare in maniera allegra e colorata il desiderio di lasciar vivere questo splendido animale. Un semplice disegno come testimonianza offerta da giovani che, riproponendo l’azione portata avanti dai loro padri negli anni ’70 del secolo scorso, proprio dall’Abruzzo vogliono contribuire a salvare il lupo. I disegni, tantissimi, sono stati presentati questa mattina in piazza a Pescara ai giornalisti e ai cittadini come testimonianza di una mobilitazione che, benché sia stata lanciata solo pochi giorni fa, ha ottenuto eccezionali risultati. Dopo la mostra di oggi, i disegni saranno utilizzati per rafforzare l’azione di comunicazione e sensibilizzazione a difesa del lupo e saranno poi conservati presso il Centro di documentazione ambientale gestito dal WWF a Teramo.
Al progetto ha aderito anche la scuola elementare “Mazzini” di Avezzano.

giovedì 9 febbraio 2017

Pericoli e degrado ad Antrosano


Una segnalazione del WWF Abruzzo Montano agli enti preposti

Grave situazione di pericolo e degrado ad Antrosano




Il WWF Abruzzo Montano ha segnalato agli enti preposti una grave situazione di pericolo e degrado ad Antrosano. Purtroppo, infatti, al fascino del borgo vecchio della frazione avezzanese si contrappone l’incuria che domina sulla parte bassa del paese, abbandonata all’inciviltà di quanti sono abituati a calpestare le più elementari regole di convivenza civile.
La collina di Antrosano è un autentico tesoro naturalistico, grazie al mosaico di campi coltivati, frutteti, siepi, pascoli e boschi che a volte accolgono al loro interno sorgenti di acqua limpidissima che si disperde nella campagna sottostante. E qui cominciano i problemi. Questa campagna, infatti, è tagliata in due dalla strada provinciale 125, un pericolosissimo rettilineo su cui gli autoveicoli sfrecciano tra le case a velocità proprie di un autodromo, a dispetto del limite fissato a 50 km/h. Scendendo da questa arteria verso l’autostrada A25, che le scorre parallela a soli 300 metri di distanza, ci si inoltra in quella che pare una terra di nessuno nella quale trova spazio un’ampia discarica abusiva con lastre e serbatoi in cemento-amianto (Eternit), pneumatici, elettrodomestici, sanitari, materiali edili, inerti, rifiuti solidi urbani… Risalendo verso il paese, dopo aver attraversato nuovamente la provinciale, ci si imbatte in una fogna a cielo aperto che lascia scorrere le proprie acque maleodoranti lungo il margine del campo sportivo.
Il WWF Abruzzo Montano, nella sua segnalazione, ha chiesto a tutti gli enti coinvolti di attivarsi per una rapida risoluzione delle problematiche descritte.