domenica 21 febbraio 2016

Assemblea WWF Abruzzo Montano




Domenica 21 febbraio 2016, presso la sala “Filippo Angelitti” di Aielli, si è svolta un'assemblea del WWF Abruzzo Montano, con la presenza del vicepresidente del WWF Italia Dante Caserta, del delegato Abruzzo Luciano di Tizio, del presidente del WWF Abruzzo Montano Walter Delle Coste e del sindaco di Aielli, Enzo Di Natale.
Sono state discusse le criticità ambientali e le iniziative necessarie per coinvolgere i cittadini nella partecipazione e nel confronto, tra loro e con gli amministratori, sui progetti ad alto impatto.
Sono stati trattati i temi dell’inceneritore PowerCrop, della discarica abusiva di Celano, della centrale idroelettrica sul Giovenco, delle antenne di telefonia mobile, della depurazione delle acque, del problema cave e dell’incredibile progetto di modifica del tracciato delle autostrade A24 e A25,  nei tratti Cerchio-Bussi e Roviano-Torano.
I rappresentanti nazionali e regionali del WWF Italia hanno relazionato sul problema delle trivelle in Adriatico, sull’imminente consultazione referendaria, sull’impatto devastante del nuovo gasdotto, sulla qualità delle acque interne e marine, sugli ormai innegabili rischi derivanti dai cambiamenti climatici.
Il WWF deve interloquire con le amministrazioni locali, regionali e nazionali sulla base di una seria pianificazione dei progetti utili al territorio ed alla collettività e non sulla base di progetti proposti da privati alla ricerca di avalli politici ad esclusivo scopo di lucro, senza alcuna considerazione degli effetti sull’ambiente e sulla salute della popolazione, facendo leva solo sull’ormai ridicolo e vecchio ritornello dei fantomatici posti di lavoro che poi, quando arrivano, hanno la consistenza di un fuoco di paglia.
E dall’incontro sotto la Torre delle Stelle di Aielli, nell’incantevole vista che domina sul Fucino, è partito un invito a tutti i cittadini alla partecipazione attiva e a un coinvolgimento nelle scelte improntate ad un modello di sviluppo sostenibile.
L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il nuovo Consiglio direttivo del WWF Abruzzo Montano, composto da Velina Armati, Silvia Cardarelli, Fabrizio Domenico Cerasa, Tiziano Collacciani, Giuseppe Walter Delle Coste, Costantino Di Nardo, Valter Massimiliano Frigioni, Antonello Santilli, Noemi Taglieri, Pasqualino Tarquini.

domenica 14 febbraio 2016

La discarica abusiva di Celano



“La discarica abusiva di 40 ettari in località Cese San Marcello a Celano, sequestrata nei giorni scorsi dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri e scoperta con moderni sistemi di telerilevamento e comparazione di foto satellitari, è l’emblema della nostra disattenzione verso l’ambiente nel corso degli ultimi 50 anni.” È quanto dichiara il presidente del WWF Abruzzo Montano, Walter Delle Coste. Sono esattamente tanti, gli anni passati da quando si è iniziato ad estrarre da quel sito il materiale utilizzato per la costruzione della nostra “cara” e “ritoccata” autostrada A25 e poi quel grande buco ha iniziato ad ingoiare ogni sorta di materiale di origine e provenienza incerta. Saranno ora i carotaggi a verificare cosa è sotterrato in quel precipizio in cui stanno cadendo le certezze del nostro sfrenato consumismo e di un’industrializzazione che - oltraggiosa del nostro territorio - dopo averlo sedotto, lo ha desolatamente abbandonato. Come la Sadam che, abbandonata la produzione saccarifera in Borgo Strada 14, ha lasciato a casa decine di operai con il pericolo, ancora incombente, di una riconversione attraverso l’inceneritore PowerCrop e ci ha lasciato in eredità, proprio in quel sito, anche migliaia di metri cubi di calce di defecazione attraverso una convenzione stipulata con il Comune di Celano, come ha esposto, nella minuziosa e tecnica cronistoria sulla discarica, il sindaco di Celano, ing. Filippo Santilli, durante il consiglio comunale straordinario del 12 febbraio scorso. Nello stesso tempo, la scrupolosa relazione ha fatto sorgere altre domande: Perché la Sadam ha preferito pagare decine di migliaia di euro al Comune di Celano per depositare in un terreno definito non agricolo un composto usato e venduto come ammendante e correttivo per l’acidità dei  terreni agricoli? Perché non li ha conferiti gratuitamente sui terreni agricoli delle aziende presenti nel Fucino? Essendo contigui alla discarica sequestrata sia il Centro di raccolta rifiuti differenziati di Celano, sia l’impianto di compostaggio di Aielli, che lavora anche i rifiuti provenienti da Roma (entrambi gestiti dall’ACIAM), possibile che nessuno, dalle maestranze ai retribuiti consiglieri dell’Azienda Consortile, abbia notato e segnalato anomalie ambientali? Il sito della discarica, insieme con altri siti in località Porciano, sempre a Celano, sono stati segnalati anni addietro dal WWF per essere stati utilizzati come discariche di materiale vario affiorante, con una notevole quantità di pneumatici per autotrazione, come documentato dalle foto allegate. Pneumatici presumibilmente acquistati in nero, che non potendo essere smaltiti legalmente, sono stati bruciati periodicamente insieme con altro materiale, sprigionando fumi, diossine e sostanze cancerogene. L’ultimo incendio, visibile da tutta la Marsica, come documenta la foto allegata, è avvenuto il 28 gennaio 2016 in un sito adiacente alla discarica sequestrata; è stato spento grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco di Avezzano e del Corpo Forestale. Secondo lo studio dell’Agenzia Sanitaria Regionale, il Comune di Celano è uno dei dieci comuni con la maggiore prevalenza di tumori dell’intera regione Abruzzo nel periodo 2006-2011. Il WWF Abruzzo Montano è consapevole delle innegabili difficoltà nel contrastare le discariche abusive, che interessano purtroppo l’intero territorio marsicano, e del grave danno ambientale ed economico a carico della collettività per la bonifica ed il ripristino dei luoghi ma tuttavia sottolinea che desta enorme preoccupazione il fatto che segnalazioni di degrado ambientale - con rischio d’inquinamento del suolo e delle falde acquifere - vengano ignorate o minimizzate da chi dovrebbe invece preoccuparsi di tutelare prioritariamente la salute, l’ambiente e l’economia agricola, attraverso la prevenzione ed il controllo del territorio. Da questa inquietante esperienza, che non è la prima e anticipiamo che non sarà l’ultima, è invece auspicabile una maggiore attenzione e concretezza attraverso l’azione coordinata tra amministratori, Polizia Municipale, Carabinieri, Corpo Forestale, ambientalisti, cittadini, agricoltori, per la prevenzione ed il contrasto dei reati ambientali.






mercoledì 3 febbraio 2016

L’isola che non c’è


Isola pedonale permanente ad Avezzano, il WWF Abruzzo Montano:

va applicata la sentenza del TAR, basta tergiversare




"Le decisioni sull’isola pedonale assunte dal Comune di Avezzano prendono sempre di più una piega paradossale.” A fare tale dichiarazione è il presidente del WWF Abruzzo Montano, Giuseppe Walter Delle Coste, che, insieme al Direttivo, ha appreso con enorme stupore la decisione del sindaco Di Pangrazio di sospendere i lavori per la  definitiva modifica dell’assetto urbano del centro cittadino, prevista per gli inizi di questo mese. “Il 21 gennaio 2016 l’assessore Daniela Stati ci invitava ad una riunione in Comune insieme alle altre associazioni ambientaliste e alle organizzazioni dei commercianti per spiegare a tutti che l’introduzione dell’isola pedonale è ormai un obbligo di legge, essendo diventata la sentenza del TAR che obbliga a dare attuazione alla Delibera di Giunta Comunale n. 180 del 2009 - istitutiva dell’area pedonale - inoppugnabile e definitiva. I tecnici presenti all’incontro evidenziavano la necessità di rispettare la legge e proponevano di vagliare gli effetti delle modifiche alla viabilità per il periodo di un intero anno solare, trascorso il quale si sarebbe potuto rivedere la decisione alla luce degli effetti che esse avessero prodotto. A questo punto il WWF, dopo essere stato costretto a ricorrere alla giustizia amministrativa per vedere realizzata una decisione presa secondo la legge da quelli che al tempo erano i legittimi rappresentanti della cittadinanza, e dopo aver visto le proprie ragioni trionfare su quelle di chi si ostina a rimanere attaccato ad una visione di città retrograda e non funzionale, attende l’adempimento della delibera in questione da parte dell’attuale amministrazione comunale e si aspetta che, come in ogni altra democrazia, le decisioni definitive della Giustizia vengano rispettate e attuate. Non c’è spazio, quindi, né per la predisposizione di portali internet, che non avrebbero alcun valore statistico o legale, né per l’indizione di referendum consultivi, i quali sarebbero illegittimi già solo perché andrebbero in contrasto con le sentenze nn. 671/10 e 672/11 del TAR Abruzzo, confermate dal Consiglio di Stato.” Il rappresentante del WWF conclude ricordando come l’associazione ambientalista sia stata già comprensiva delle ragioni dei commercianti di Avezzano, rinunciando all’originario progetto di pedonalizzazione dell’intero Corso della Libertà ed accontentandosi della c.d. “Crocetta” e sottolineando che la crisi del commercio non può derivare dall’introduzione di una ridottissima isola pedonale.