lunedì 9 dicembre 2019

Buon Natale!


sabato 23 novembre 2019

Assemblea WWF Abruzzo


domenica 17 novembre 2019

Comunicare l'ambiente


domenica 6 ottobre 2019

URBAN NATURE 2019


mercoledì 11 settembre 2019

COMUNICATO STAMPA DELL'11/09/2019

Il WWF chiede ai cittadini più rispetto per gli animali e maggiore collaborazione coi custodi del Parco

Una famigliola di orsi marsicani nel PNALM – Foto @ANSA

All’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ci troviamo, ancora una volta, a fare i conti con azioni umane dannose per gli orsi e sentiamo il dovere di associarci alle raccomandazioni fatte dall’Ente Parco nel comunicato stampa diffuso nella giornata odierna - afferma Antonello Santilli, Presidente dell'O.A. WWF Abruzzo Montano. L’orsa Sebastiana, costantemente monitorata dagli operatori del Parco, viveva assieme ai suoi tre cuccioli, con i quali si trovava la notte tra il 24 e il 25 agosto scorso, quando veniva inseguita da un’autovettura all'interno del centro abitato di Pescasseroli, così come testimoniato anche dal video dell’accaduto, subito diffuso in Rete. Nell’intento di scappare lontano dall’autovettura, in preda alla paura, smarriva due cuccioli, di cui uno ritrovato successivamente. Con la speranza che anche l'altro cucciolo possa riunirsi alla famiglia, il WWF insiste nel sensibilizzare le persone al fine di creare una giusta convivenza tra uomini e animali ed esorta cittadini e turisti a non inseguirli o disturbarli in alcun modo. Capiamo che il contatto con gli animali è una delle maggiori attrazioni del territorio, ma è necessario mantenere sempre la giusta distanza, per evitare pericoli a loro e anche a noi stessi. Inseguire con l’autovettura gli orsi è inutile, pericoloso, dannoso, oltreché codardo - conclude Antonello Santilli, Presidente del WWF Abruzzo Montano.

mercoledì 28 agosto 2019

Il WWF interviene sulla caccia in Abruzzo

Il TAR accoglie la sospensiva richiesta da WWF e Lega del Cane, che avevano presentato un articolato ricorso attraverso gli avvocati Michele Pezone ed Herbert Simone




In seguito al pronunciamento del TAR Abruzzo (decreto monocratico n. 164/2019 del 28.08.2019), che sospende l'efficacia della DGR n. 487 del 14.08.2019 con cui è stato approvato il Calendario Venatorio Regionale per la stagione 2019-2020, l'attività venatoria e l'addestramento dei cani in Abruzzo sono sospesi.

venerdì 2 agosto 2019

Comunicato stampa del 2 agosto 2019

Cambio della guardia nell’Associazione del Panda: dopo sette anni, Luciano Di Tizio esce di scena 

Filomena Ricci nuovo Delegato regionale del WWF per l'Abruzzo 

“La forza del WWF è la grande squadra dei volontari: avanti, nel segno della continuità” 




Conferenza stampa del WWF questa mattina a Pescara, con il Vicepresidente nazionale Dante Caserta e una rappresentanza delle strutture abruzzesi, per il cambio della guardia al vertice del WWF Abruzzo. Il giornalista Luciano Di Tizio, nominato nel maggio 2012, esce di scena dopo sette anni e lascia il posto da Delegato regionale a Filomena Ricci, Dottore di ricerca in scienze ambientali e già Direttrice dell’Oasi WWF Gole del Sagittario.

“Sono stati – ha detto Luciano Di Tizio – anni molto intensi, impossibili da raccontare in pochi minuti. Mi limiterò a dire che le soddisfazioni maggiori sono state da una parte quella di avere accompagnato il WWF in una difficile fase di riorganizzazione che ha dato ottimi risultati, e dall’altra quella di aver contribuito a costruire una eccellente rete di rapporti con le altre grandi associazioni ambientaliste. Solo lavorando insieme, si può ottenere un futuro migliore per questa regione. Il maggior rammarico resta invece quello di non aver potuto brindare alla nascita del Parco Nazionale della Costa Teatina, frenato da una classe politica regionale che, al di là delle appartenenze, continua a distinguersi soprattutto per la miopia delle proprie scelte”. Il Delegato uscente ha anche spiegato perché esce di scena: “Avrei potuto – ha detto - candidarmi per un terzo mandato, ma da giornalista diffido delle associazioni gestite sempre dalle stesse persone: o queste associazioni non sono in grado di esprimere altri dirigenti, ed è grave; oppure, ed è peggio, si tratta di persone che rappresentano solo se stesse e pochi altri. La forza di una associazione sono i suoi volontari e i suoi iscritti. Nessuno deve restare in eterno o comunque troppo a lungo nel medesimo ruolo. Dopo sette anni, era certamente giunto il momento di cambiare. Fortunatamente, nel WWF Abruzzo tante volontarie e tanti volontari avrebbero potuto ricevere questo incarico. Filomena Ricci, per esperienza e competenze, è la persona giusta per continuare le tante battaglie intraprese”. 

Il nuovo Delegato ha ringraziato per la fiducia accordatale e ha sommariamente espresso il proprio programma: “L’Abruzzo rappresenta uno dei territori più importanti d’Europa per la ricchezza di biodiversità. L’azione del WWF non può quindi non concentrarsi sulla tutela delle specie e degli habitat che ci caratterizzano, a partire da due animali simbolo: il Lupo e l’Orso marsicano. In particolare, per quest’ultimo, il rischio di vederlo scomparire è reale e come WWF siamo impegnati nel progetto Orso 2x50 che punta al raddoppio della popolazione entro il 2050. Tutto il sistema delle aree naturali protette, poi, merita un forte rilancio per promuovere e attuare un modello di sviluppo sostenibile che faccia della tutela del nostro capitale naturale l’elemento cardine delle scelte di pianificazione e programmazione. Progetti ad alto impatto ambientale in luoghi tutelati a livello nazionale ed europeo, parchi per anni senza guida e riserve con pochi fondi stanno facendo tramontare l’intuizione degli Anni '80 dell’Abruzzo come Regione verde d’Europa. La tutela dei fiumi, della costa e del mare, così come la mobilità sostenibile e la vivibilità delle nostre città saranno gli altri settori su cui concentreremo le nostre forze. Vogliamo poi potenziare la nostra presenza sul territorio. A tutti gli Abruzzesi che hanno a cuore la difesa del nostro ambiente rivolgiamo un invito a diventare ecovolontari del Panda! Le grandi battaglie che ci attendono possono essere portate avanti solo grazie a chi sostiene il WWF, contribuendo alle campagne associative, certamente, ma soprattutto grazie alle attività dei nostri volontari che operano nelle quattro strutture locali, nelle Oasi WWF presenti in Abruzzo, nei nostri Centri di Educazione Ambientale”. 

Ha concluso gli interventi il Vicepresidente nazionale Dante Caserta che, anche a nome della Presidente Donatella Bianchi, ha ringraziato Luciano Di Tizio per il prezioso lavoro svolto in questi anni e si è detto sicuramente ottimista per il futuro. “Oltre ai tanti sostenitori e soci, la forza del WWF sono i suoi volontari e le sue strutture diffuse sul territorio. Grazie alle Associazioni locali, alle Oasi, ai Centri di Educazione Ambientale, alle guardie, anche in Abruzzo il WWF riesce a portare avanti concretamente la sua mission internazionale: contribuire a costruire un mondo in cui l’Uomo possa vivere in armonia con la Natura”.

sabato 20 luglio 2019

Campi Orso 2019


venerdì 5 luglio 2019

COMUNICATO STAMPA DEL 5 LUGLIO 2019



Il WWF Abruzzo Montano comunica di aver scritto al Commissario prefettizio, dott. Mauro Passerotti, in merito alla vicenda del restyling di Piazza del Risorgimento e alla querelle riguardante la riapertura della stessa al traffico veicolare.
Il WWF ha chiesto un incontro urgente al Commissario, manifestando fin da subito la propria contrarietà all'ipotesi di riaprire il centro alle automobili.
La città di Avezzano già 10 anni fa ha formalmente stabilito con la Delibera di G. C. n. 180/2009 l'istituzione di un'isola pedonale permanente, peraltro prevista dallo strumento urbanistico generale.
Tre sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale e del Consiglio di Stato hanno ribadito l'obbligatorietà dell'istituzione dell'isola pedonale e attendono solo di essere attuate, come da preciso obbligo del Comune.
Il recente progetto di ristrutturazione soddisfa, almeno in parte, il bisogno di pedonalizzazione del centro e di diminuzione delle emissioni inquinanti - fermo restando che anche altre zone dovrebbero essere pedonalizzate - ed è stato già apprezzato da gran parte della cittadinanza.
Sarebbe del tutto irragionevole e contra legem riaprire il centro alle automobili, frustrando le legittime aspettative della popolazione, il bisogno di mobilità sostenibile e ponendo anche a serio rischio la pregiata pavimentazione recentemente installata, che può essere tutelata solo vietando il traffico veicolare.
Il centro cittadino non potrà che trarre nuova linfa da una rivitalizzazione mediante la pedonalizzazione.
Il WWF confida di poter discorrere di tali tematiche con il Commissario, di poter parlare anche dell'attuazione delle sentenze del Giudice Amministrativo, e ritiene che il 25 luglio non vi dovrà essere alcuna riapertura alle automobili.

mercoledì 3 luglio 2019

COMUNICATO STAMPA DEL 3 LUGLIO 2019

IL WWF DICE NO ALLE ESERCITAZIONI MILITARI NEL PARCO NAZIONALE  DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA

Il WWF Abruzzo Montano, nella giornata odierna, ha presentato le osservazioni in contrarietà all'Istanza di Valutazione di Incidenza Ambientale proposta, ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 357, dell’8 settembre 1997, dal Comando Militare Esercito Abruzzo, relativa alle attività addestrative da svolgersi nell’abitato di L’Aquila, in località Collebrincioni, su una parte del Monte Stabiata, tra la frazione aquilana e i cosiddetti "Coppi di Aragno", la montagna a sud di San Pietro della Jenca.  
Il Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione d’Impatto Ambientale, istituito presso la Regione Abruzzo, è chiamato ad emanare un parere di importante rilievo avverso tale istanza, visto che detta zona ricade interamente nella Zona di Protezione Speciale (ZPS IT7110128) “Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga” ed è inclusa interamente nell’omonimo Parco Nazionale. 
“È un fortissimo pugno nell’occhio, oltreché al cuore, vedere un luogo incantato come quello in oggetto distrutto dalla noncuranza con cui l’Uomo lo ha utilizzato in questi anni” - commenta il Presidente Santilli – “Ciò che non si riesce proprio a capire è come - in un territorio tutelato dal Parco Nazionale, parte integrante della Rete Natura 2000, interessato dal corridoio ecologico dell’Orso bruno marsicano, luogo di pascolo per gli animali, habitat naturale del lupo e dell’aquila reale - possano essere permesse esercitazioni belliche altamente impattanti ed inquinanti”.  
In quei luoghi l’attività addestrativa va avanti dal lontano 1957, pur se solo ora il Comando Militare si è deciso ad intraprendere l’iter burocratico autorizzatorio necessario per il suo esercizio, provocando la radicale trasformazione dei prati solcati dai mezzi militari in lungo e in largo e un alto tasso di inquinamento da piombo ed altri metalli pesanti, con grave danno per la flora e la fauna presenti sul territorio. 
“Quello che poteva essere consentito negli anni 50 e 60, quando non vi era una coscienza ambientalista nel nostro Paese, oggi non può essere più permesso e le Autorità preposte al controllo del territorio hanno il dovere di intervenire per recuperarlo e riqualificarlo, ripristinando l’ambiente naturale preesistente allo stato di degrado, eliminando i detrattori ambientali ed i fattori inquinanti con un intervento mirato di bonifica e risanamento ambientale e tutelando le matrici autoctone della vegetazione e del suolo”, conclude Santilli.

lunedì 17 giugno 2019

Il poligono militare di Monte Stabiata

L’esistenza del poligono militare di Monte Stabiata, vicino la frazione aquilana di Collebrincioni - all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga - non è più tollerabile per ovvi motivi, primo tra tutti la contaminazione del suolo da metalli pesanti, come ad esempio il piombo.
L’area addestrativa è gestita dal Comando del 9° Reggimento Alpini “L’Aquila”, che a sua volta dipende dalla Brigata Alpina “Taurinense”, di stanza a Torino. Il poligono ha una superficie totale di oltre 3000 ettari, di cui circa 2/3 del Demanio e 1/3 appartenente a privati cittadini.
Il 3 giugno scorso il Comando ha depositato la documentazione con lo Studio di Incidenza Ambientale che dovrà essere esaminata dal Comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo, previo parere dell'Ente Parco.
Cittadini, associazioni ed enti possono presentare le proprie osservazioni entro il 3 luglio 2019. Il WWF Abruzzo Montano ha creato un gruppo di lavoro per monitorare la situazione ed ha già scritto al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente di L’Aquila, al Presidente e al Direttore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, auspicando che venga finalmente voltata pagina nell’affrontare le gravi problematiche connesse a questa attività militare, in un'area protetta da restituire al suo ruolo fondamentale: la conservazione della Natura.





sabato 8 giugno 2019

Corso animatore ambientale


sabato 1 giugno 2019

CALENDARIO ESTIVO 2019

Con vero piacere, ti presentiamo il calendario con tutti gli eventi estivi della RNR/Oasi WWF Gole del Sagittario. Consultalo e vienici a trovare, ti aspettiamo!



domenica 19 maggio 2019

Giornata delle Oasi WWF 2019

Vi aspettiamo numerosi ad Anversa degli Abruzzi!





martedì 14 maggio 2019

Piccoli custodi della Natura/2



Oggi i nostri Piccoli custodi della Natura hanno sfidato pioggia e vento e da San Benedetto dei Marsi sono giunti nella nostra Oasi WWF delle Gole del Sagittario, per conoscere le erbe spontanee, l'orso bruno marsicano, il lupo e l'aquila reale, regina dei nostri cieli. Grazie piccoli amici e grazie alle vostre maestre che, nonostante le mille difficoltà, ogni giorno lavorano e si impegnano per donarvi avventura, magia, allegria, colore e profonda conoscenza della vita. Alla prossima!

giovedì 9 maggio 2019

Piccoli custodi della Natura/1



Oggi siamo stati nella scuola primaria di San Benedetto dei Marsi per parlare di orso bruno marsicano, aquila reale e lupo.
Grazie alle maestre della 1E e della 1F per la sensibilità che hanno dimostrato nel far aderire le loro classi al Panda Club del WWF: la formazione scolastica dei loro alunni ne gioverà sicuramente.
E grazie soprattutto ai Piccoli custodi della Natura, per la passione e il divertimento con cui hanno realizzato i loro lavori e ascoltato le nostre spiegazioni. 
Per loro anche un altro splendido regalo: il 14 maggio verranno in visita presso la nostra Riserva Naturale e Oasi WWF delle Gole del Sagittario!

domenica 21 aprile 2019

Buona Pasqua!



domenica 7 aprile 2019

Giornata ecologica 7 aprile 2019



sabato 30 marzo 2019

EH 2019





martedì 26 marzo 2019

Cinema e ambiente Avezzano 2019



Il progetto “Cinema e ambiente Avezzano” nasce dalla necessità di promuovere una riflessione critica su tematiche legate ai rifiuti e allo sviluppo sostenibile, attraverso l’immediatezza del linguaggio cinematografico.
Unire l’arte all'educazione ambientale significa ripensare il modo di coinvolgere la società sul sostentamento delle risorse del pianeta, nostra prima casa.
La metafora artistica è intesa come strumento formidabile per comprendere che la relazione tra Noi e la Terra può essere rivalutata ogni singolo giorno. Il cinema per favorire un dialogo sull’integrazione, sull’inclusione sociale e sull’accoglienza. L’utilizzo della cultura in funzione di prevenzione e contrasto al disagio sociale è ormai un dato accertato sul quale esiste una letteratura sempre più consistente.
“Cinema e ambiente” prevede una serie di iniziative che risveglino le coscienze dei cittadini residenti in zone degradate e culturalmente isolate, al fine di creare un obiettivo comune da raggiungere con l’agire insieme. L’educazione ambientale rappresenta un mezzo per contribuire all’affermazione del cittadino attivo, consapevole e responsabile sia dal punto di vista scientifico-culturale che dal punto di vista etico-legislativo. Una rassegna cinematografica suddivisa in 5 giornate in cui si alternerà un concorso per cortometraggi ed uno per lungometraggi a tematica ambientale ed una kermesse serale con proiezione di cinque pellicole internazionali incentrate sull’ecosostenibilità.
Intendiamo dotare cittadini fisicamente vicini ma culturalmente distanti di strumenti culturali, conoscitivi e affettivi che li aiutino ad abbattere quelle barriere non troppo invisibili che li separano. L’ambiente come trait d’union tra culture, età e stati sociali diversi per insegnare a tutti il saper abitare oltre i limiti della propria casa, insieme.
Tanto più è precario il rapporto tra società e ambiente tanto più fragili sono le relazioni sociali. Per superare tale gap si vuole creare un coinvolgimento affettivo e creativo al fine di responsabilizzare e coinvolgere i cittadini, di tutte le provenienze e tutte le età, verso l’amore per la propria Terra.


domenica 24 marzo 2019

Salviamo il fiume Liri



Oggi siamo presenti a questo interessantissimo incontro organizzato dal Comitato Salviamo il Liri presso la Sala consiliare del Comune di Balsorano.

venerdì 22 marzo 2019

1° Corso base per il monitoraggio faunistico



La Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Gole del Sagittario, aggregata alla nostra Associazione, organizza il primo corso base di monitoraggio faunistico volontario rivolto a tutti, studenti o semplici appassionati che desideranno formarsi e partecipare attivamente alle attività di controllo del territorio, organizzate attraverso l’apprendimento delle principali tecniche di censimento di cervo, capriolo, cinghiale, orso, lupo e specie ornitiche tipiche degli ambienti rupicoli.

giovedì 21 marzo 2019

Con Libera, contro le mafie



Il 21 marzo, primo giorno di primavera, siamo a L'Aquila con Libera, per celebrare la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

venerdì 15 marzo 2019

Fridays for Future

Manifestazione contro i cambiamenti climatici


Un unico grande obiettivo: costringere i governi di tutto il mondo ad evitare il disastro climatico.
Fridays for Future è il grande movimento studentesco che negli ultimi mesi sta spingendo migliaia di ragazze e ragazzi a scioperare il venerdì e a riunirsi nelle piazze di tantissime città per rivolgersi ai governi, chiedendo a gran voce azioni concrete contro i cambiamenti climatici e reclamando il proprio diritto al futuro.
Il WWF Abruzzo Montano dà il suo pieno appoggio alla mobilitazione degli studenti.
Il 15 marzo, come altre centinaia di città nel mondo, anche Avezzano e L’Aquila scendono in piazza contro i cambiamenti climatici. Noi ci siamo!



lunedì 11 marzo 2019

Comunicato stampa dell'11 marzo 2019

Annullate le prove su coturnice nell’areale dell’orso

Santilli: “Gli enti hanno dimostrato sensibilità. Si tratta di gare molto impattanti per gli habitat naturali e per la fauna selvatica”



"Il WWF Abruzzo Montano ringrazia il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM) e l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) Subequano per aver svolto un’attenta analisi delle problematiche territoriali e ambientali legate allo svolgimento delle prove su coturnice nei territori di Cocullo e Ortona dei Marsi”. Ad affermarlo è Antonello Santilli, Presidente del WWF Abruzzo Montano, il quale sottolinea come gli enti pubblici, allertati dalla segnalazione inviata nei giorni scorsi, hanno dimostrato sensibilità ambientale, nonché attaccamento al territorio ed alla sua conservazione. Le prove su coturnice sono gare molto impattanti per gli habitat naturali e per le specie che li abitano.  “La coturnice è considerata una specie vulnerabile ed è inserita nella Lista Rossa nazionale, in ossequio all’Allegato I della Direttiva 2009/147/CE e all’allegato III della Convenzione di Berna” – prosegue Santilli – “In Abruzzo si registra un decremento della presenza di questi uccelli e, pertanto, ogni iniziativa che interferisca con il ciclo vitale o crei disturbo alla specie non può essere tollerata”. La manifestazione era programmata per i giorni 2-3 marzo 2019, ma poi era stata rinviata al fine di permettere agli organizzatori di ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Il PNALM dava parere negativo in considerazione del fatto che l’area oggetto della manifestazione è chiaramente utilizzata in questo periodo dall’orso bruno marsicano per lo svernamento, per cui la presenza di un elevato numero di persone e di cani poteva costituire fonte di disturbo in un momento dell’anno così delicato. L’ATC Subequano preferiva, invece, non concedere l’autorizzazione alla gara per non creare interferenze con il progetto di reintroduzione della starna nelle zone interessate. Venute meno, quindi, le autorizzazioni necessarie, l’Istituto Superiore per la Protezione e per la Ricerca Ambientale (ISPRA) decideva di non autorizzare tale manifestazione cinofila. “Per cercare di fermare le gare già programmate dall’ENCI sono scese in campo diverse associazioni ambientaliste operanti sul territorio, che qui si ringraziano, tra cui va menzionata la Stazione Ornitologica Abruzzese (SOA) per il contributo dato. È fondamentale, infatti, l’opera di monitoraggio e di allerta svolta dai cittadini per aiutare gli enti preposti a proteggere il nostro patrimonio naturalistico e ambientale” conclude Santilli.

sabato 2 marzo 2019

Comunicato stampa del 2 marzo 2019

Erano fondate le preoccupazioni di WWF, Altura e LIPU sugli enduro a Gioia dei Marsi

Risponde il Parco: “Percorso modificato ma nessuno ci aveva informato”

Attivati i controlli, restano i timori per il disturbo a flora e fauna nei pressi di un SIC


La competizione di Enduro, tappa del campionato italiano 2019, in programma oggi e domani a Gioia dei Marsi rappresenta davvero un pericolo per flora e fauna protetta. Il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, a firma del presidente Antonio Carrara, ha infatti risposto alla nota che WWF, Altura e LIPU avevano inviato ieri a Carabinieri Forestali, Regione, Parco, Comune di Gioia dei Marsi e, per conoscenza, al Ministero dell’Ambiente, chiarendo di essere intervenuto per far modificare il percorso che in effetti avrebbe altrimenti attraversato una zona SIC e di aver predisposto, d’intesa con i Carabinieri Forestali, un servizio di sorveglianza atto a scongiurare eventuali problemi. Il Parco, tra le righe, sottolinea di non aver ricevuto alcuna richiesta di autorizzazione e di essere stato costretto a procurarsi autonomamente la documentazione relativa alla gara. Questo significa che continua a esserci un atteggiamento poco consapevole sull’importanza delle aree protette che spesso, e nella migliore delle ipotesi, vengono semplicemente ignorate. Tra l’altro la soluzione trovata (la modifica del percorso con l’esclusione del SIC IT7110205 “Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise” risolve solo in parte il problema: se infatti è scongiurato il passaggio di mezzi motorizzati, vietato all’interno di Parchi nazionali e Riserve naturali regionali, resta il problema del disturbo comunque arrecato. La normativa in tal senso è molto chiara: ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, del D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357, del D.P.R. 12 marzo 2003 n. 120 e in base all’Art. 10 del D.G.R. n° 119/2002 “[…] è necessario effettuare la Valutazione di Incidenza Ambientale per tutti i progetti, anche esterni ai SIC, che possono avere influenza sugli stessi”; proprio perché l’attività messa in programma può essere lesiva delle specie e degli habitat protetti. L’auspicio di WWF, Altura e LIPU e che quanto accaduto questa volta possa almeno servire per il futuro affinché la aree protette siano trattate con la considerazione e il rispetto che la legge e il buon senso richiedono.

giovedì 28 febbraio 2019

Comunicato stampa del 28 febbraio 2019

Valutazione di incidenza per nuovi impianti da sci a Campi della Magnola e Valle delle Lenzuola

Il WWF chiede di essere audito e presenta le proprie osservazioni

Lo studio ambientale del committente ammette gli impatti negativi su habitat e specie prioritarie

Progetto da respingere: lo sviluppo anche economico dell'Abruzzo non può passare attraverso l’erosione e la sistematica distruzione degli ultimi spazi di natura, ma dev’essere l’esatto contrario




Già nei giorni scorsi il WWF, insieme alla associazione scientifica Societas Herpetologica Italica, che raccoglie studiosi e ricercatori che si occupano di anfibi e rettili, aveva scritto al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa per chiedere un suo autorevole intervento a tutela della vipera dell’Orsini, un prezioso, raro e innocuo serpente la cui sopravvivenza in uno dei pochi siti di presenza è messa a rischio da un impattante progetto per impianti da sci in località Campi della Magnola e Valle delle Lenzuola. L’associazione del Panda torna ora sull’argomento con una nota inviata al servizio valutazioni ambientali della Regione, indirizzata anche al Parco del Sirente-Velino e, per conoscenza, al Ministero dell’Ambiente e al servizio ambientale della Commissione Europea. Nel testo il WWF chiede che un proprio rappresentate sia audito in sede di Valutazione di Incidenza ambientale per poter presentare le proprie osservazioni contro il progetto, che a ogni buon conto sono già state anticipate agli enti interessati. Nel documento, composto di 25 pagine, gli esperti contattati dal WWF e coordinati dal dottore di ricerca in Scienze Ambientali Filomena Ricci, analizzano al dettaglio gli impatti negativi che l’opera potrebbe avere, semmai incautamente realizzata, sugli habitat e le specie prioritari presenti nell’ecosistema altamente di pregio in cui gli interventi sono stati programmati. Queste minacce, scrive il WWF, “sono reali e dichiarate nello stesso Studio (SIA) realizzato dal committente; non sono, dunque, né nulli né trascurabili”. Di conseguenza si chiede esplicitamente alla Commissione CCR-VIA di rigettare il progetto. L’art. 6 della Direttiva Habitat, 92/43/CEE, prevede infatti la possibilità di derogare le misure di conservazione delle specie e degli habitat esclusivamente in caso di necessità connesse alla pubblica incolumità, “Art. 6, Comma 4: Qualora, nonostante conclusioni negative della valutazione dell'incidenza sul sito e in mancanza di soluzioni alternative, un piano o progetto debba essere realizzato per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, inclusi motivi di natura sociale o economica, lo Stato membro adotta ogni misura compensativa necessaria per garantire che la coerenza globale di Natura 2000 sia tutelata. Lo Stato membro informa la Commissione delle misure compensative adottate.  Qualora il sito in causa sia un sito in cui si trovano un tipo di habitat naturale e/o una specie prioritari, possono essere addotte soltanto considerazioni connesse con la salute dell'uomo e la sicurezza pubblica o relative a conseguenze positive di primaria importanza per l'ambiente ovvero, previo parere della Commissione, altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico.” La realizzazione di piste da sci non rientra né in progetti di rilevante interesse pubblico né connessi con la salute dell’uomo o con la sicurezza pubblica e non può dunque in alcun modo giustificare la perdita di habitat e specie che le normative europee e nazionali e le scelte di pianificazione compiute dalla stessa regione ci chiedono di tutelare. Lo sviluppo economico dell'Abruzzo non può passare attraverso la distruzione dei suoi habitat prioritari, ma, al contrario, attraverso la loro valorizzazione e messa in sicurezza anche per le generazioni future. Continuare a erodere gli ultimi spazi di naturalità rimasti in un Paese come l'Italia tra i più antropizzati al mondo vuol dire rinunciare a qualsiasi idea di sviluppo sostenibile.

lunedì 25 febbraio 2019

Comunicato stampa del 25 febbraio 2019

Annunciata per i primi di marzo una gara nazionale di enduro a Gioia dei Marsi

WWF, Altura e LIPU: si controllino il percorso e le autorizzazioni

“Le aree protette non possono essere considerate alla stregua di un luna park senza regole”


Nei giorni scorsi sono apparse, su diversi organi di stampa, notizie su una competizione di Enduro, una tappa del campionato italiano 2019, in programma i prossimi 2 e 3 marzo a Gioia dei Marsi. Dalle informazioni riportate, non emerge quale sia l’itinerario previsto dalla gara ma, data la natura dell’iniziativa, si può facilmente dedurre che interesserà passaggi su piste naturali e al di fuori dei percorsi delle infrastrutture stradali. Ipotesi confermata dalla documentazione fotografica postata dagli organizzatori sui canali social e relativa alla sistemazione del percorso. Su questa gara WWF, Altura e LIPU, a firma dei rispettivi responsabili regionali Luciano Di Tizio, Fabio Borlenghi e Stefano Allavena, hanno inviato ieri una nota congiunta ai Carabinieri Forestali, alla Regione, ai vertici del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, al Comune di Gioia dei Marsi e, per conoscenza, al Ministero dell’Ambiente.  Nel testo le tre associazioni ambientaliste scrivono: “Da quanto deducibile, l’itinerario prestabilito per la competizione prevede il passaggio con mezzi motorizzati, su torrenti, pozze di fango, boschi e pietraie, in un periodo dell’anno particolarmente delicato per la flora e per la fauna, come quello della imminente stagione riproduttiva. Il territorio comunale di Gioia dei Marsi, area nella quale avverrà la gara di enduro, è in parte ricadente nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e negli omonimi SIC IT7110205 e ZPS IT7120132. Non avendo informazioni circa la localizzazione della competizione, né del percorso che verrà seguito, non si hanno elementi per escludere che esso vada a interessare le aree protette citate o che comunque venga localizzato in aree limitrofe a quelle vincolate. Ad ogni buon conto, si ricorda che l’attraversamento di aree protette non può assolutamente essere permesso, il passaggio dei mezzi motorizzati è vietato all’interno di Parchi nazionali e Riserve naturali regionali”. In sostanza le associazioni chiedono di verificare se il percorso interessi o meno, direttamente o per prossimità, aree di interesse naturalistico tutelate. E spiegano: “Nel caso in cui l’itinerario ricada all’interno di SIC, è necessaria la realizzazione della procedura di Valutazione di Incidenza, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, del D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357, del D.P.R. 12 marzo 2003 n. 120 e in base all’Art. 10 del D.G.R. n° 119/2002 “[…] è necessario effettuare la Valutazione di Incidenza Ambientale per tutti i progetti, anche esterni ai SIC, che possono avere influenza sugli stessi”; proprio perché l’attività messa in programma può essere lesiva delle specie e degli habitat protetti”. È facilmente immaginabile infatti il danno che l’attraversamento di fiumi e pozze provoca all’ittiofauna, agli anfibi o anche alle specie di avifauna che nidificano a terra nelle aree di pascolo e praterie. I territori interessati sono inoltre nell’area di presenza e passaggio dell’Orso bruno marsicano 
e gli eventi e i raduni, soprattutto con i mezzi motorizzati, sono considerati tra le cause disturbo alla specie, tantoché tra le azioni del recente Life Arctos, molte risorse sono state spese proprio per la chiusura, tramite sbarra, delle sterrate presenti nell’areale della specie al fine di evitare la frequentazione di mezzi non autorizzati. “Bisogna assolutamente – concludono WWF, Altura e LIPU - analizzare l’itinerario di gara per escludere in modo chiaro il passaggio in aree protette e verificare il possesso di tutte le autorizzazioni per lo svolgimento della competizione, tenendo in ogni caso presente che sia nel caso in cui l’itinerario sia interno al perimetro di aree protette sia nel caso sia esterno a esso, l’impatto sulle specie non è diverso”. Proprio per questo le tre associazioni hanno richiesto “una verifica e un conseguente eventuale intervento degli organi deputati alla sorveglianza nel Parco e nelle aree limitrofe per impedire che lo svolgimento di un’iniziativa pensata per il divertimento di pochi possa andare a recare un danno a specie e habitat protetti all’interno di un territorio dall’elevata valenza naturalistica, che non può essere considerato alla stregua di un luna park senza regole”.

sabato 9 febbraio 2019

Auguri di buon lavoro al nuovo Presidente!



Il 9 febbraio 2019, presso il Centro di Servizio per il Volontariato di Avezzano, in via Kolbe n. 38, si è svolta l’Assemblea Ordinaria dell’O.A. WWF Abruzzo Montano. Si è discusso dell’attività conclusa nell’anno 2018 e degli obiettivi di sensibilizzazione e di protezione del territorio raggiunti grazie al lavoro degli instancabili attivisti, cui è andato il doveroso ringraziamento di tutta la struttura del WWF Italia, regionale e nazionale. Si è passati, poi, alla scelta del nuovo Presidente dell’Associazione, che insieme al Direttivo avrà il compito di portare avanti l’attività per i prossimi due anni: all’unanimità è stato eletto Presidente l’avv. Antonello Santilli. L’O. A. WWF Abruzzo Montano opera, quale “cellula” del WWF Italia, su tutta la Provincia dell’Aquila, svolgendo sia attività pubblica di sensibilizzazione, anche attraverso programmi specifici nelle scuole, sia attività di tutela giuridico amministrativa, intervenendo quale soggetto attivo in procedimenti amministrativi e giurisdizionali. Nel 1986, infatti, la legge n. 349 istitutiva del Ministero dell’Ambiente, ha riconosciuto ad alcune Associazioni il potere di avere un ruolo anche legale nella tutela dell’Ambiente. In tal modo il WWF ha potuto denunciare alcune gravi minacce, intervenendo in sede giuridica per l’annullamento di atti illegittimi.  “Abbiamo davanti un duro lavoro. La tutela ambientale già da qualche anno ha acquisito un ruolo preminente nelle politiche di governo del territorio.” – commenta il Presidente Antonello Santilli - “Ogni giorno ci troviamo a fronteggiare nuove emergenze e, per tale motivo, invito tutti coloro che hanno a cuore le sorti delle aree interne abruzzesi ad unirsi alla nostra Associazione. Difendere l’Ambiente significa difendere il nostro futuro.”

lunedì 28 gennaio 2019

Convocazione Assemblea annuale dei soci



Sabato 9 febbraio 2019, presso la sede del Centro di Servizio per il Volontariato di Avezzano - in via Massimiliano Kolbe, 38 - è convocata alle ore 15 in prima convocazione e alle ore 15:30 in seconda convocazione l'Assemblea annuale dei soci, con il seguente ordine del giorno:

1. Relazione attività 2018
2. Approvazione del rendiconto economico 2018
3. Elezione Consiglio Direttivo e Presidente
4. Programmazione attività 2019
5. Varie ed eventuali

La partecipazione è ammessa previa esibizione della carta d’identità unitamente a qualsiasi documento attestante l’effettiva condizione di socio alla data dell’Assemblea.
Prima dell'inizio dei lavori sarà comunque possibile iscriversi o rinnovare l'adesione annuale.

lunedì 21 gennaio 2019

In arrivo 24 nuove guardie WWF


Questa mattina, a Pescara, si è proceduto all’assegnazione della qualifica di guardia zoofila volontaria agli attivisti che hanno partecipato al corso di formazione organizzato dal WWF.
Attualmente la vigilanza ambientale del WWF in Abruzzo è articolata con due nuclei, a Pescara e a Chieti. L'arrivo di nuove guardie anche nelle altre due province abruzzesi ci consentirà di aumentare i controlli sul territorio.

domenica 20 gennaio 2019

Il WWF abruzzese si riunisce ad Atri


Domenica 20 gennaio, nella nostra Oasi di Atri, si riunisce la grande famiglia del WWF abruzzese. Siamo già al lavoro per le prossime iniziative in difesa della Natura!

martedì 15 gennaio 2019

La caccia nel versante laziale del PNALM



Per riportare l’attenzione della Regione Lazio sul tema dell’area contigua e dell’attività venatoria nel versante laziale della Zona di Protezione Esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), è stato necessario il ricorso al Consiglio di Stato delle Associazioni ENPA, LAC, LAV e WWF, e la conseguente ordinanza del 14 dicembre 2018 che ha sospeso, per la stagione in corso, l’attività venatoria nelle zone “adiacenti al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise”, nelle aree critiche dei “Monti Ernici” e “Monti del Cicolano” e “nelle zone speciali di conservazione (ZSC) con la presenza dell’Orso bruno marsicano”. 
Nei prossimi giorni, la Regione Lazio incontrerà i sindaci del territorio e i rappresentanti del PNALM per avviare il percorso di definizione dell’area contigua nel versante laziale. Il WWF apprezza l’iniziativa, ma ritiene che tale percorso, già nelle fasi di partenza, non possa prescindere dal coinvolgimento delle associazioni ambientaliste che da anni si battono per l’istituzione dell’area contigua e per rendere i calendari venatori più rispettosi della normativa di settore e della fauna.
Il WWF chiede, dunque, l’istituzione di un tavolo di coordinamento allargato agli enti e alle associazioni, propedeutico alla definizione dei confini dell’area contigua e dei criteri di gestione della stessa.
L’articolo 32 della Legge n. 394/1991, Legge quadro sulle aree protette, prevede che:

Le regioni, d'intesa con gli organismi di gestione delle aree naturali protette e con gli enti locali interessati, stabiliscono piani e programmi e le eventuali misure di disciplina della caccia, della pesca, delle attività estrattive e per la tutela dell'ambiente, relativi alle aree contigue alle aree protette, ove occorra intervenire per assicurare la conservazione dei valori delle aree protette stesse.

I confini delle aree contigue di cui al comma 1 sono determinati dalle regioni sul cui territorio si trova l'area naturale protetta, d'intesa con l'organismo di gestione della stessa.

All'interno delle aree contigue, le regioni possono disciplinare l'esercizio della caccia, in deroga al terzo comma dell'articolo 15 della legge 27 dicembre 1977, n. 968, soltanto nella forma della caccia controllata, riservata ai soli residenti dei Comuni dell'area naturale protetta e dell'area contigua, gestita in base al secondo comma dello stesso articolo 15 della medesima legge.

Le aree contigue rivestono una straordinaria importanza, ed è grave che la Regione Lazio (come tante altre regioni italiane) non abbia mai provveduto a istituirle dal 1991 ad oggi. È fondamentale regolamentare la caccia nel territorio inserito nel loro perimetro limitandola, come recita la legge, ai soli residenti dell’area protetta e dell’area contigua. Questo perché è necessario contenere il numero dei cacciatori in queste “aree cuscinetto” che nel Parco in questione hanno ancora più importanza, essendo territori dove vive l’Orso bruno marsicano, specie a serio rischio di estinzione (ne sopravvivono soltanto 50 esemplari).
Si ricorda peraltro che, anche se manca l’atto formale, il Tribunale Amministrativo del Lazio, con la sentenza n. 8640/2012, ha affermato che l’area contigua, visti i precedenti protocolli firmati tra Regione e Parco, è di fatto istituita per cui devono essere applicati i contenuti dell’art. 32 della Legge n. 394/91.
È arrivato quindi il momento di definire in maniera chiara l’area contigua e i suoi confini, senza tentare accordi al ribasso. 
Il WWF ribadisce che è fondamentale un coordinamento tra le tre Regioni interessate dal Parco (Abruzzo, Lazio e Molise), in modo da garantire una gestione uniforme e condivisa dell’area contigua del PNALM, non solo rispetto all’attività venatoria, ma anche in riferimento agli altri settori su cui questo istituto va ad incidere. In Abruzzo la perimetrazione dell’area contigua è stata definita con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 480 del 5 luglio 2018: di fatto la sua gestione non è ancora partita, ma nel prossimo calendario venatorio non si potrà più rimandare la sua concreta applicazione. In Molise, invece, l’area contigua è stata definita e approvata già dal 2008, con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 802 del 29 luglio 2008.
La salvaguardia dell’Orso bruno marsicano deve essere l’obiettivo principale e la guida per ogni decisione che riguardi la gestione del territorio, come l’ordinanza del Consiglio di Stato dello scorso dicembre ha ricordato a tutti: l’Orso è una specie protetta e l’interesse di conservare il suo habitat deve ritenersi prioritario, anche sulla “pretesa regionale di garantire più spazi e più occasioni di prelievo alla comunità dei cacciatori nell’esercizio dell’attività venatoria”. 
A ciò va aggiunto che va tenuta presente anche la sicurezza dei cittadini che sempre più numerosi scelgono di frequentare i sentieri delle aree all’interno e limitrofe al Parco: non si può rischiare di mettere in pericolo, come purtroppo la cronaca spesso ci racconta, chi ama la montagna e la natura e vuole passare il tempo libero, anche con tutta la famiglia, all’aria aperta.