domenica 28 aprile 2013

Fuochi tossici

Quella che doveva essere una festa tradizionale in cui accendere legna e ramaglie in onore della nostra Santa Patrona si è trasformata invece in una vergognosa e scellerata opera di smaltimento illegale di rifiuti. 


 Al nostro risveglio la mattina del 27 Aprile l’aria di Avezzano era irrespirabile -“i focaracci trasformati in veri e propri inceneritori di rifiuti di ogni genere, mobilio, indumenti, scarpe, toner, stampanti, pneumatici…” - dichiara Ciro Sabatino, socio fondatore della STL Wwf Marsica.

A che serve lottare contro la realizzazione di un mega inceneritore qui a Fucino quando poi siamo noi stessi ad avvelenarci con le nostre mani? - Si sfoga così Sefora Inzaghi, socia wwf marsica e del comitato Marsicano NO PowerCrop impegnato dal 2007 proprio nel contrastare la realizzazione di un inceneritore da parte della multinazionale powerCrop - “Si resta inorriditi e sgomenti di fronte alla totale assenza di civiltà e scrupolo da parte di molti nostri concittadini capaci di “intossicare” una festa che appartiene al nostro folklore, trasformandola in una vera e propria emergenza ambientale e igienico-sanitaria”.

Nei giorni precedenti al 26 aprile, non solo il wwf Marsica, ma anche altri hanno formalmente segnalato alle autorità il pericolo “fuochi tossici”, chiedendo un’immediata bonifica degli stessi, ma nonostante la preziosa opera di vigilanza da parte della polizia urbana, appare evidente il mancato intervento del Comune di Avezzano, che avrebbe dovuto provvedere a dare mandato al proprio responsabile del servizio rifiuti di portare via i materiali individuati, invece ci si è limitati ad estrarre dalle cataste quelli non idonei lasciandoli comunque nei pressi delle cataste dei fuochi, materiali che inevitabilmente a notte fonda sono stati ugualmente bruciati. Quanti erano i fuochi regolarmente autorizzati? Pochi, se non quelli storici e tradizionali.
L’immagine scattata e pubblicata sui quotidiani parla di una città completamente avvolta dalle fiamme e fa percepire una situazione di abusivismo e di forte criticità in tema di emissioni in atmosfera.


E sempre il pomeriggio del 26 Aprile intorno alle 19.00 nella zona sud di Avezzano, nei pressi di via S. Pertini si è sviluppato un incendio la cui nube nera si è velocemente sparsa raggiungendo anche il centro della città. I vigili hanno impiegato più di un’ora per domare le fiamme. Sono stati bruciati materiali plastici e tossici. Come mai nessuno ne parla? A tal proposito, il wwf Marsica ha inviato una nota (scarica pdf) all’Arta, al servizio qualità della Regione Abruzzo, al comune di Avezzano, alla ASL, alla forestale chiedendo di fornire ogni dato, informazione e documento utile sull’episodio, comprese le relazioni di servizio. Si chiede inoltre che l’ARTA intervenga con urgenza ad effettuare le analisi e il campionamento dell’aria, per individuare le sostanze nocive immesse nell’atmosfera a seguito dell’incendio e a questo punto anche dei fuochi della festa. E’ inoltre urgente individuare le aree di ricaduta, analizzare la presenza sul terreno e sui vegetali delle diossine e dei diversi inquinanti a varie distanze dal sito e nelle varie direzioni.
L’ultimo monitoraggio sulla qualità dell’aria ad Avezzano venne effettuato a maggio 2010 e già allora i dati sui livelli delle diossine non erano certo rassicuranti.

In vista del prossimo anno il wwf si rende disponibile ad una collaborazione con questa amministrazione e con i comitati cittadini organizzatori dei fuochi per migliorare e, se necessario, individuare nuove modalità di organizzazione affinché in futuro non si debba nuovamente veder trasformata la tradizione in “disastro ambientale".

sabato 27 aprile 2013

Ecatombe di Lupi in Abruzzo

Almeno 34 morti dall'inizio dell'anno

 foto: archivio Wwf Abruzzo

La stragrande maggioranza di queste morti sembra collegata ad un ceppo di cimurro nuovo per l'Abruzzo, probabilmente arrivato in Appennino attraverso cani provenienti dall'estero o cani che per un periodo sono stati in altri paesi e sono diventati portatori della malattia. A questa causa, con 15 carcasse su 24 testate risultate positive alla malattia, si aggiungono investimenti da auto e uccisioni deliberate con arma da fuoco, lacci e veleno.

Dichiara Dante Caserta, presidente f.f. del WWF Italia, ”Siamo estremamente preoccupati per il futuro della preziosa fauna abruzzese che ogni giorno perde esemplari quasi sempre a causa dell'uomo, come accaduto anche con l'ultimo orso morto sull'autostrada. La tutela del patrimonio di biodiversità della regione, di valore europeo, lascia sempre di più il passo all'incuria delle istituzioni preposte. Ad esempio, da anni chiediamo pubblicamente interventi sulle strade, promuovendo anche incontri presso le nostre oasi, come quella del Sagittario che ha realizzato nel suo piccolo interventi seppur limitati sulle strade del Comune di Anversa degli Abruzzi. A tutto ciò nessun atto concreto dalle principali istituzioni è seguito, quando basterebbe introdurre semplici accorgimenti nei lavori di manutenzione straordinaria da parte degli enti gestori delle strade. Ormai esistono sensori che allertano gli automobilisti in caso di presenza di animali sulle carreggiate. Si possono installare rallentatori nei tratti più rischiosi, alcuni dei quali conosciuti da decenni, come quello tra il bivio della Camosciara e Villetta Barrea oppure quello sulla Sannite a Villalago. Oppure si possono impiegare autovelox, riuscendo anche a reprimere il fenomeno delle vere e proprie gare che si svolgono lungo alcune di queste strade. Il Governo olandese da decenni ha studiato e poi realizzato una rete di ecodotti – veri e propri ponti e sottopassi destinati agli animali - per coniugare sicurezza stradale e permeabilità di quelle che vengono chiamate barriere ecologiche, come autostrade e ferrovie. Tutto ciò servirebbe anche per salvare vite umane. Per quanto riguarda la diffusione del cimurro, anche in questo caso il sospettato è l'uomo per via della presenza di cani non vaccinati e di un continuo via vai tra Italia e l'estero, soprattutto dall'Est Europa. Anche in questo caso sono indifferibili interventi radicali sul territorio, con vaccinazioni a tappeto e forti limitazioni nell'introduzione degli animali nelle aree naturali, escludendo quelle non indispensabili per ragioni di lavoro, come nel caso degli allevatori, e sottoponendoli comunque a stretta sorveglianza sanitaria. Infatti non solo è a rischio il lupo ma anche i cuccioli di orso possono morire a causa di questa malattia. In generale sono irrinunciabili interventi urgenti per la gestione del patrimonio zootecnico, il corretto monitoraggio sanitario degli animali domestici, partendo dai cani di allevatori e cacciatori, e azioni per la tutela degli habitat prioritari in cui vivono orsi, lupi e camosci”.

Per comprendere le azioni che possono essere messe in campo nel settore della sicurezza dei trasporti consigliamo, a mero titolo di esempio, di visitare questo SITO e consultare il documento Students Reports

mercoledì 24 aprile 2013

STOP ASFALTO



Apprendiamo in questi giorni dell’esistenza di una petizione con la quale una parte dei cittadini di Avezzano manifestano all’Amministrazione Di Pangrazio la necessità di asfaltare la piazza adiacente all’ex Inam (oggi una delle sedi ASL) per ricavarne “un centinaio di parcheggi”.
Come sezione locale del Wwf non possiamo restare indifferenti a tale questione, che suscita tra l’altro delle perplessità riguardo a tale intervento e alle modalità con cui questo potrebbe venir portato a termine.

La città di Avezzano ha aderito a suo tempo all’Agenda 21, e alla carta di Aalborg: entrambi i documenti rappresentano un ampio programma di pianificazione e azione volto alla creazione di un modello urbano sostenibile e questo vuol dire, tra le tante cose, che la città dovrebbe “impegnarsi per migliorare l'accessibilità e sostenere il benessere sociale e lo stile di vita urbano pur riducendo la mobilità, smettendo di promuovere e sostenere l'uso superfluo di veicoli a motore dando invece priorità a mezzi di trasporto ecologicamente compatibili ( spostamenti a piedi, in bicicletta e mediante mezzi pubblici”.
Tuttavia appare evidente che le amministrazioni che si sono susseguite nel tempo (nessuna esclusa) lo abbiano dimenticato, operando spesso interventi che vanno dalla parte opposta a quella della sostenibilità urbana, vista dai commercianti locali come una minaccia piuttosto che una risorsa da promuovere e valorizzare.

Comprendiamo l’esigenza di migliorare questa parte della città, ma ci chiediamo prima di tutto se Avezzano ha davvero bisogno di altri 100 parcheggi e soprattutto di altro asfalto.
Con la presente auspichiamo che questa Amministrazione e l’Assessorato all’Ambiente, nel dare risposta alla richiesta di questa parte di cittadini non dimentichino le priorità della sostenibilità ambientale, che si traducono in criteri progettuali e urbanistici che tengano espressamente conto anche delle funzioni sociali, ricreative, igieniche, culturali, estetiche ed architettoniche dell’ormai sempre più trascurato “verde urbano”.

mercoledì 10 aprile 2013

Pescara a Rischio Petrolio


50.000 ettari di mare davanti a Pescara, Francavilla ed Ortona concessi per la ricerca di idrocarburi.
“Il progetto Ombrina mare è molto rischioso non solo per l'ambiente ma anche per il futuro dell'economia turistica e della pesca della regione e per questo motivo sabato 13 aprile a Pescara alle 15:30 ci sarà una grande mobilitazione per dire NO al progetto Ombrina Mare, Ricordiamo, che il progetto Ombrina mare già approvato dalla commissione VIA nazionale è composto da una piattaforma di produzione con 6 pozzi, 36-42 km di tubazioni sottomarine e una grande nave raffineria FPSO di 320 metri di lunghezza ormeggiata a 10 km dalla costa per almeno 24 anni".
 
Anche la STL wwf Marsica parteciperà a questa grande manifestazione a Pescara per di re NO al petrolio e SI al Parco della Costa Teatina, perchè la crescita di un  Paese passa attraverso la valorizzazione della sua bellezza e delle sue risorse, non attraverso il consumo e deturpazione di un territorio.

Questo il nostro programma: porteremo con noi, sul treno, le nostre biciclette. Arrivo a Porta Nuova da dove con le bici si raggiungerà Sambuceto, e da qui, insieme con altri gruppi, partirà, la critical mass che terminerà proprio alle 15.30 a Pescara dove ci congiungeremo con tutti i manifestanti per l’inizio della manifestazione NO OMBRINA.Andata:
Ore 09.15 raduno stazione dei Treni di Avezzano
Ore 09.45 Partenza Treno
Ritorno:
Partenza da Pescara Centrale ore 18.15 - arrivo ad Avezzano previsto per le 20.21
Costo biglietto andata e ritorno 15,40 euro più supplemento bici di 3,50 euro valido 24 ore
Info: stl wwf Marsica - 3205662061. PARTECIPATE NUMEROSI, VI ASPETTIAMO!

La principale preoccupazione è che questo tipo di progetti sono potenziali fonti di frequenti e a volte enormi fuoriuscite di petrolio. A conferma ci sono i molti studi prodotti, commissionati dai governi o dagli stessi petrolieri, che evidenziano in maniera inequivocabile l'alta frequenza di incidenti. Solo in Italia dobbiamo sentire i fautori della deriva petrolifera dichiarare che tutto è compatibile e non vi sono rischi.
Quella che dovrebbe essere la Regione Verde D’Europa, è continuamente preda delle speculazioni costruite ad hoc dalle lobby dell’energia, inceneritori, piattaforme petrolifere tutti Poteri che continuamente millantano benessere e crescita, ma che nella realtà dei fatti creano solo povertà derubando i territori di quelle risorse che se opportunamente tutelate e valorizzate potrebbero invece rappresentare crescita economica, ambientale e sociale.