venerdì 20 luglio 2018

Comunicato stampa del 20 luglio 2018

Il WWF Abruzzo chiede a Regione e PNALM la massima tutela dell'ecosistema del fiume Sangro




Dovrebbero partire a breve i lavori per la realizzazione del Progetto per l’infrastruttura verde del fiume Sangro, nella Piana di Opi.
Il progetto prevede un intervento di rinaturalizzazione delle sponde, con rimozione dei sedimenti accumulatisi negli anni, la piantumazione di alberi per ricreare la fascia ripariale, la realizzazione di strutture di intercettazione dei sedimenti, realizzate in paleria. Nell’esecuzione dei lavori è prevista anche la rimozione di vecchi alberi di salice.
Il WWF Abruzzo ha inviato al comitato VIA le proprie osservazioni al progetto in data 28/03/2018, chiedendo sostanzialmente di:
- Espletare la procedura completa di VINCA per la movimentazione dei sedimenti, in modo da poter valutare tratto per tratto le modalità d'intervento e le misure di mitigazione necessarie.
- Eliminare del tutto dal progetto gli interventi di taglio.
- Vietare la realizzazione dei lavori nel periodo primaverile, quando molte specie protette sono in fase di riproduzione o deposizione delle uova e il danno alle popolazioni potrebbe essere particolarmente grave.
- Definire quindi un altro periodo per l’eventuale intervento, da individuare in base ai cicli vitali delle specie tutelate, in modo che non si vada in alcun modo a comprometterli.
L’abbattimento dei salici è del tutto ingiustificato e incomprensibile. Nell’area d'interesse non esiste alcun problema di sicurezza per manufatti o persone e non si comprende per quale motivo si senta la necessità di andare a interferire con il ciclo vitale dell’ecosistema fluviale, che necessita anche della presenza di alberi senescenti e tronchi in alveo. Un albero marcescente può dare ospitalità a un numero elevato di specie animali, basti pensare alle larve degli insetti, che sono una risorsa trofica per numerose specie. È assurdo pensare che in un’area protetta come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, si possa proporre il taglio di alberi in zone non antropizzate.
Resta irrisolto anche il problema della tempistica dei lavori che, se anticipati rispetto al periodo consigliato dell’autunno-inverno, aumentano di molto il possibile impatto sulle specie e sugli habitat presenti. La Regione e il Parco risolvano in altro modo le questioni legate al nuovo cronoprogramma dei lavori, senza far pagare all'ecosistema fluviale le questioni burocratiche di chiusura degli interventi. Ad oggi, i lavori non sono ancora partiti. Il WWF Abruzzo chiede di ritardare il più possibile il loro inizio, in modo da non intervenire quando la stagione riproduttiva è in corso, per non interferire con i cicli vitali delle piante e degli animali.

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