mercoledì 24 aprile 2013

STOP ASFALTO



Apprendiamo in questi giorni dell’esistenza di una petizione con la quale una parte dei cittadini di Avezzano manifestano all’Amministrazione Di Pangrazio la necessità di asfaltare la piazza adiacente all’ex Inam (oggi una delle sedi ASL) per ricavarne “un centinaio di parcheggi”.
Come sezione locale del Wwf non possiamo restare indifferenti a tale questione, che suscita tra l’altro delle perplessità riguardo a tale intervento e alle modalità con cui questo potrebbe venir portato a termine.

La città di Avezzano ha aderito a suo tempo all’Agenda 21, e alla carta di Aalborg: entrambi i documenti rappresentano un ampio programma di pianificazione e azione volto alla creazione di un modello urbano sostenibile e questo vuol dire, tra le tante cose, che la città dovrebbe “impegnarsi per migliorare l'accessibilità e sostenere il benessere sociale e lo stile di vita urbano pur riducendo la mobilità, smettendo di promuovere e sostenere l'uso superfluo di veicoli a motore dando invece priorità a mezzi di trasporto ecologicamente compatibili ( spostamenti a piedi, in bicicletta e mediante mezzi pubblici”.
Tuttavia appare evidente che le amministrazioni che si sono susseguite nel tempo (nessuna esclusa) lo abbiano dimenticato, operando spesso interventi che vanno dalla parte opposta a quella della sostenibilità urbana, vista dai commercianti locali come una minaccia piuttosto che una risorsa da promuovere e valorizzare.

Comprendiamo l’esigenza di migliorare questa parte della città, ma ci chiediamo prima di tutto se Avezzano ha davvero bisogno di altri 100 parcheggi e soprattutto di altro asfalto.
Con la presente auspichiamo che questa Amministrazione e l’Assessorato all’Ambiente, nel dare risposta alla richiesta di questa parte di cittadini non dimentichino le priorità della sostenibilità ambientale, che si traducono in criteri progettuali e urbanistici che tengano espressamente conto anche delle funzioni sociali, ricreative, igieniche, culturali, estetiche ed architettoniche dell’ormai sempre più trascurato “verde urbano”.

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