sabato 5 marzo 2016

A difesa del fiume Giovenco




Sabato 5 marzo 2016, presso il “Centro Verde” di Ortona dei Marsi, si è svolto un incontro organizzato dalla locale Pro Loco per discutere il controverso progetto di costruzione della centrale idroelettrica "Vecchia Officina", ricadente nel territorio dei comuni di Ortona dei Marsi e Pescina.
Al dibattito, moderato da Giuliana Eramo, erano presenti i soggetti che hanno presentato osservazioni contro il progetto: il WWF Abruzzo montano, il Circolo di pesca sportiva “Fabrizio Di Nino” di Pescina, l’Associazione tartufai marsicani, il sindaco di Ortona dei Marsi Manfredo Eramo ed Alberto Taglieri, ex sindaco e storico difensore del fiume Giovenco.
Il WWF Abruzzo montano era rappresentato dalla consigliera Noemi Taglieri e dal presidente Walter Delle Coste che, dopo un breve excursus storico sulla centrale idroelettrica, ha illustrato l’iter amministrativo del progetto di riattivazione della stessa ed ha espresso forti preoccupazioni per il notevole impatto ambientale, con gli ingenti danni all’ecosistema fluviale che tale opera comporterà, senza alcun beneficio in termini occupazionali e di miglioramento della qualità delle acque.
Le numerose e circostanziate osservazioni presentate in Regione contro la centrale idroelettrica, purtroppo, non sono state prese nella dovuta considerazione dal comitato VIA che, nella seduta dell’11 febbraio 2016, ha autorizzato il progetto.
A conclusione dell’incontro, a cui hanno partecipato centinaia di cittadini della Valle del Giovenco, tutti i relatori hanno invitato le amministrazioni comunali di Ortona dei Marsi e Pescina a prendere una ferma posizione contro il progetto, proponendo un ricorso al TAR entro il 10 aprile 2016.
Allo stesso tempo, è necessario un coinvolgimento di tutti i cittadini e delle associazioni locali nel presidiare e difendere il territorio, sollecitando gli amministratori locali a predisporre progetti che riqualifichino il fiume Giovenco, anche attraverso l’istituzione del parco fluviale.
Da parte sua, il WWF Abruzzo montano continuerà a vigilare con la consueta attenzione anche grazie al sostegno dei numerosi cittadini intervenuti all’incontro e sensibili alla difesa del territorio e delle acque del fiume.

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