mercoledì 3 febbraio 2016

L’isola che non c’è


Isola pedonale permanente ad Avezzano, il WWF Abruzzo Montano:

va applicata la sentenza del TAR, basta tergiversare




"Le decisioni sull’isola pedonale assunte dal Comune di Avezzano prendono sempre di più una piega paradossale.” A fare tale dichiarazione è il presidente del WWF Abruzzo Montano, Giuseppe Walter Delle Coste, che, insieme al Direttivo, ha appreso con enorme stupore la decisione del sindaco Di Pangrazio di sospendere i lavori per la  definitiva modifica dell’assetto urbano del centro cittadino, prevista per gli inizi di questo mese. “Il 21 gennaio 2016 l’assessore Daniela Stati ci invitava ad una riunione in Comune insieme alle altre associazioni ambientaliste e alle organizzazioni dei commercianti per spiegare a tutti che l’introduzione dell’isola pedonale è ormai un obbligo di legge, essendo diventata la sentenza del TAR che obbliga a dare attuazione alla Delibera di Giunta Comunale n. 180 del 2009 - istitutiva dell’area pedonale - inoppugnabile e definitiva. I tecnici presenti all’incontro evidenziavano la necessità di rispettare la legge e proponevano di vagliare gli effetti delle modifiche alla viabilità per il periodo di un intero anno solare, trascorso il quale si sarebbe potuto rivedere la decisione alla luce degli effetti che esse avessero prodotto. A questo punto il WWF, dopo essere stato costretto a ricorrere alla giustizia amministrativa per vedere realizzata una decisione presa secondo la legge da quelli che al tempo erano i legittimi rappresentanti della cittadinanza, e dopo aver visto le proprie ragioni trionfare su quelle di chi si ostina a rimanere attaccato ad una visione di città retrograda e non funzionale, attende l’adempimento della delibera in questione da parte dell’attuale amministrazione comunale e si aspetta che, come in ogni altra democrazia, le decisioni definitive della Giustizia vengano rispettate e attuate. Non c’è spazio, quindi, né per la predisposizione di portali internet, che non avrebbero alcun valore statistico o legale, né per l’indizione di referendum consultivi, i quali sarebbero illegittimi già solo perché andrebbero in contrasto con le sentenze nn. 671/10 e 672/11 del TAR Abruzzo, confermate dal Consiglio di Stato.” Il rappresentante del WWF conclude ricordando come l’associazione ambientalista sia stata già comprensiva delle ragioni dei commercianti di Avezzano, rinunciando all’originario progetto di pedonalizzazione dell’intero Corso della Libertà ed accontentandosi della c.d. “Crocetta” e sottolineando che la crisi del commercio non può derivare dall’introduzione di una ridottissima isola pedonale.

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